Nel fine settimana Microsoft ha forzato l’installazione delle Web App di Office per alcuni utenti che fanno parte del programma Insider, dando poi il via al riavvio di Windows 10 senza possibilità di interrompere o rimandare l’operazione. È quanto segnalato da più parti, una pratica poco gradita.
Windows 10: le Web App di Office installate da Microsoft
I software interessati, Excel, Outlook, Word e PowerPoint di Microsoft Office, non occupano spazio all’interno della memoria: non si tratta infatti delle versioni complete da installare in locale, bensì di collegamenti che una volta aperti caricano l’interfaccia della loro controparte cloud all’interno del browser Edge. Ciò che fa discutere è la scelta di rendere l’operazione non opzionale, ma in qualche modo obbligatoria.
La volontà del gruppo di Redmond è chiara: spingerne l’utilizzo in un momento che vede la concorrenza (Google in primis) puntare forte sugli strumenti dedicati a lavoro e studio. Il metodo scelto per farlo non può che sollevare qualche perplessità. Non è da escludere che in seguito a questa prima fase che può essere etichettata come una sorta di sperimentazione, lo stesso possa avvenire per tutti con uno dei prossimi aggiornamenti di Windows 10, magari già con in occasione del debutto dell’October 2020 Update o 20H2 atteso entro fine mese.
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Quanto accaduto, soprattutto il relazione al riavvio forzato, riporta in auge una domanda già posta più volte in passato: l’utente ha pieno controllo sul proprio computer e di conseguenza sul software installato oppure deve accettare di rimanere in balia delle decisioni prese da chi gestisce il sistema operativo? Al momento da Microsoft non sono giunti commenti né spiegazioni in merito.