Tutto bene sul fronte Windows 10: la release che dovrebbe riconciliare la miriade di utenti del sistema operativo a finestre con il software Microsoft sta riscuotendo un certo successo dal lancio della prima delle Technical Preview avvenuta appena 2 settimane fa . Non è la prima volta che Redmond sperimenta questa sorta di beta pubblica, ma i numeri in questo caso sembrano raccontare un fenomeno non trascurabile: c’è grande interesse attorno a questa release , tanto da spingere 1 milione di persone a registrarsi al programma Insider e spedire in soli 14 giorni già 200mila feedback sulle funzioni da loro sperimentate.
I numeri li ha dati Joe Belfiore, ormai l’uomo immagine di Windows, in un post sul blog ufficiale del team di sviluppo : è questione di download e impressioni d’uso degli utenti, in quella che si annuncia una mastodontica opera di rifinitura che Microsoft ha iniziato e non ha ancora chiarito quando intende finire. Al contrario di quanto accaduto con Windows 8, che pure ha avuto un lungo periodo di versioni preliminari a disposizione prima degli sviluppatori e poi del pubblico, in questo caso l’azienda punta a fare tesoro della cospicua mole di indicazioni che già affluiscono in merito al suo prodotto : ci sono stimoli di ogni tipo , dal restyling delle icone all’introduzione delle tab anche nel file manager, e se non tutti saranno accolti prima della fine dello sviluppo i manager promettono comunque di dare un’occhiata ai più popolari. Già la prossima build di anteprima, promessa a breve , potrebbe incorporare cambiamenti interessanti in tal senso.
Un certo entusiasmo trasuda dalle righe vergate da Belfiore sul blog aziendale: Windows 8 venne sviluppato e portato sul mercato sotto la guida di Steven Sinofsky , all’epoca indicato come il manager più in vista di tutta Redmond, ma che in seguito alla tiepida accoglienza riservata a sistema operativo dovette affrontare le conseguenze di un approccio molto radicale nel redesign dell’interfaccia (spiccatamente votata all’utilizzo tramite i poco diffusi dispositivi touch-screen), senza che le perplessità espresse dagli utenti durante la fase di beta pubblica influenzassero minimamente la rotta intrapresa. Di fatto, sebbene non sia mai stato detto ufficialmente, Sinofsky fu costretto a lasciare Microsoft anche a causa di Windows 8 e della sua gestione della divisione a cui il sistema operativo faceva riferimento: i dissapori con gli altri team e con il CEO Steve Ballmer (ora a sua volta uscito da Microsoft) finirono per diventare oggetto di discussione pubblica.
Le cose con Windows 10 dovranno andare in modo diverso, lascia intendere Belfiore: e gli fa eco anche il suo collega Tony Prophet , dal palco californiano di Dreamforce (conferenza di SalesForce per gli addetti ai lavori), il quale parla di salto generazionale tale tra Windows 8 e 10 tale da giustificare la straordinaria scomparsa del numero 9 . Windows 10 sarà in altre parole la svolta (anche e soprattutto in chiave mercato aziendale) che in molti stanno aspettando per aggiornare le proprie macchine Windows XP o Windows 7: il nuovo programma Insider è stato studiato proprio per raccogliere indicazioni utili a rendere il sistema operativo più congeniale a chi lo dovrà acquistare, installare e utilizzare, senza trascurare lo sforzo volto alla riunificazione sotto un unico ombrello dello sviluppo delle versioni capaci di girare su PC, notebook, smartphone, tablet e persino console.
Luca Annunziata