Le operazioni per la campagna pubblicitaria per la promozione di Windows 10 fervono, e stando a quanto sostengono le solite fonti bene aggiornate l’ultima build preliminare del sistema operativo può essere considerata a tutti gli effetti come la versione “RTM” (Release to Manufacturers) destinata a essere distribuita ai produttori di PC e altri partner OEM.
La Build 10240 è stata rilasciata nelle scorse ore a entrambe i “ring” (Fast e Slow) del circuito di tester Insider, e tra le novità più significative rispetto alla release precedente Microsoft sottolinea le prestazioni del browser Edge e la sua capacità di superare Google Chrome e Safari nei loro stessi benchmark JavaScript.
La Build 10240 di Windows 10 è la versione RTM, quindi finale del sistema operativo? Forse: dall’interno di Microsoft arrivano voci discordanti sulla build, classificata come RTM o magari come “TH1” in riferimento a Threshold, il nome in codice interno del progetto Windows 10. Ufficialmente, Redmond parla di “un nuovo modo di distribuire Windows” con un OS aggiornato di continuo e patch distribuite senza soluzione di continuità. A tale riguardo, la designazione di RTM avrebbe molta meno importanza rispetto al passato.
Microsoft alimenta poi altri dubbi – ancorché involontariamente, con tutta probabilità – sulla reale data in cui Windows 10 diverrà disponibile, con l’OS in arrivo sotto forma di upgrade digitale il 29 luglio e “subito dopo” come sistema installato sui PC in vendita nei negozi. Dell ed Hewlett-Packard la vedono diversamente e confermano: i clienti potranno acquistare sistemi equipaggiati con Windows 10 a partire dal 29 luglio.
La questione upgrade, infine, riguarderà anche Windows RT: il “brutto anatroccolo” dell’operazione Windows 8(.x), progettato per allargare l’ecosistema Windows anche ai gadget mobile con chip ARM riceverà un terzo aggiornamento a settembre – anche se i dettagli sulle caratteristiche di detto aggiornamento sono al momento ignoti. Per gli utenti consumer interessati a Windows 10, in ogni caso, la questione non si pone: installato il nuovo OS, gli update saranno obbligatori .
Alfonso Maruccia