Microsoft continua a sperimentare con le funzionalità del suo sistema operativo universale , un OS che nello sforzo di estendere la propria capacità di girare un po’ ovunque si guadagnerà presto una nuova modalità di funzionamento limitata all’esecuzione delle sole app scaricate dallo Store ufficiale (UWP).
Si parla, ovviamente, di quel Windows 10 S che ha fatto il suo debutto l’anno scorso come alternativa agli economici Chromebook di Google, una versione ridotta all’osso di Windows 10 che permette di far girare solo le succitate app UWP e chiude completamente la porta (almeno sulla carta) al software per computer x86 tradizionale.
Originariamente nata come versione commerciale (SKU) nelle disponibilità dei produttori OEM, secondo le indiscrezioni nel prossimo futuro Windows 10 S si trasformerà invece in una modalità di funzionamento selezionabile dalla stessa base di installazione dell’OS completo.
Gli OEM continueranno ad avere l’opzione di installare Windows 10 S o Windows 10 , mentre gli utenti potranno passare gratuitamente da Windows 10 S a Windows 10 Home o fare l’upgrade a Windows 10 Pro al prezzo di $50. La maggioranza degli utenti che hanno acquistato un dispositivo basato su Windows 10 S sono risultati soddisfatti della scelta e delle funzionalità limitate del sistema, suggerisce Microsoft .
Nella strada lunga e tortuosa che porta al sottosviluppo tecnologico di Polaris , Microsoft farà presto l’ennesimo “stop” introducendo il supporto alle Progressive Web App (PWA): i servizi Web che usano tecnologie standard per offrire un’esperienza “simil-app” dovrebbero far parte della dotazione della prossima release di Windows 10, e questa volta Microsoft si porta avanti con il lavoro scegliendo di propria iniziativa i progetti “meritevoli” indicizzati dal motore di ricerca Bing piuttosto che attendere l’iniziativa dei singoli sviluppatori.
E parlando della prossima versione di Windows 10 , mancano oramai poche settimane al debutto ma da Redmond non sono ancora arrivati annunci ufficiali in tal senso. Anche qui le indiscrezioni – provenienti direttamente dal materiale distribuito da Microsoft agli Insider – suggeriscono che la release 1803 di Windows 10 dovrebbe chiamarsi Spring Creators Update, la terza versione per “Creativi” dopo Creators Update (1703) e Fall Creators Update (1709).