Microsoft ha appena annunciato una nuova release di Windows 10 indirizzata agli utenti professionali: Windows 10 Pro for Workstations, che sarà lanciato entro il prossimo autunno come parte del Fall Creators Update. Confermando le voci circolate negli ultimi tempi, il nuovo sistema operativo offre file system Microsoft per server (Resilient File System), supporto per la memoria persistente (NVDIM-N), condivisione più veloce dei file con SMB Direct e supporto per hardware ad alte prestazioni, fino a 4 CPU e 6 TB di memoria .
Questa nuova edizione del sistema operativo Windows 10 è focalizzata sulle macchine di fascia alta, il che significa supporto per i processori Intel Xeon e AMD Opteron . Le novità rispetto alla versione standard di Windows 10 sono apprezzabili, dal momento che questa si limita a gestire 2 CPU e fino a 2 TB di memoria; l’aumento di potenza, specie in abbinamento a una memoria persistente, è dunque rimarchevole.
Il Resilient File System (ReFS), come indica il nome, è impiegato per fornire un livello extra di disponibilità di dati, resilienza e tolleranza. Può gestire grandi volumi e riparare automaticamente gli errori quando i dati contenuti in uno dei drive di backup risultano corrotti. Confrontato con lo schema standard del sistema Microsoft NTFS, che può gestire volumi fino a 256 TB, ReFS può teoricamente essere usato per volumi fino a 4,7 Zettabyte (circa un miliardo di terabyte, corrispondenti a 8 milioni di anni di video a risoluzione 8K!) .
Gli utenti possono anche prelevare i propri dati e utilizzare SMB Direct per renderlo disponibile ad altri utenti sulla propria rete. Utilizzando la capacità del Remote Direct Memory Access di questa nuova versione di Windows 10, SMB Direct permette un accesso veloce ai file con bassa latenza. Una caratteristica disponibile nei sistemi operativi Microsoft per server fin dal lancio di Windows Server 2012.