Lo scorso anno, nel mese di maggio, un aggiornamento rilasciato per Windows 10 ha portato con sé un pop-up a schermo intero per invitare gli utenti del sistema operativo a effettuare il passaggio a Windows 11. I tempi sono maturi per tornare alla carica: con l’update opzionale di gennaio, Microsoft ha iniziato a mostrare addirittura una presentazione composta da più slide.
Da Windows 10 a Windows 11: Microsoft ci riprova
All’interno delle quattro pagine visualizzate in seguito all’installazione, il gruppo di Redmond avvisa della possibilità di eseguire l’upgrade senza alcuna spesa, di farlo mantenendo inalterati i propri dati e mostrando i vantaggi in termini di interfaccia, di sicurezza e di prestazioni. Nell’ultima schermata ricorda nuovamente che l’operazione è gratuita e che, volendo, è comunque possibile rimanere fermi alla vecchia edizione della piattaforma.
Secondo l’analisi di StatCounter, il 66,47% degli utenti legati all’OS continua a usare un PC con Windows 10, mentre il 27,83% ha già scelto l’edizione successiva. Le percentuali sono relative a fine gennaio 2024. Il divario si sta progressivamente colmando, ma con tempistiche decisamente più lunghe rispetto a quelle auspicate da Microsoft. Quali sono gli ostacoli all’aggiornamento? Anzitutto, alcuni problemi di troppo innescati dagli ultimi update e che hanno fatto parecchio storcere il naso, poi i requisiti hardware (in primis la presenza di un chio TPM 2.0) che non tutti riescono a soddisfare.
La software house ha fissato per il 14 ottobre 2025 il termine del supporto ufficiale a W10. Una scadenza di certo non imminente, ma ormai nemmeno tanto lontana. Ricordiamo che all’orizzonte, già da tempo, si intravede la sagoma di una nuova versione del sistema operativo: al momento non è ancora certo se si chiamerà Windows 12 oppure, secondo alcuni indizi recenti, Windows 11 24H2. La decisione finale sarà dettata più da ragioni di marketing che non da valutazioni di stampo tecnico. A livello di funzionalità è lecito attendersi un’ennesima iniezione di intelligenza artificiale.