Il lancio di Windows 10 è stato un successo, almeno secondo quanto sostiene Microsoft che parla di “una domanda senza precedenti” a 24 ore dall’avvio della distribuzione della versione finale del nuovo sistema. Un sistema che, secondo numerosi osservatori, fra cui Mozilla, complica l’esercizio del libero arbitrio degli utenti.
Windows 10 è già stato installato su 14 milioni di computer, rivela Microsoft, numero che in sostanza include i 5 milioni di tester del programma Insider e 9 milioni di early adopter che hanno scelto di non aspettare per toccare con mano le novità del sistema operativo “universale” per PC, tablet e tutto quanto.
I feedback dagli utenti sono stati fin qui oltremodo positivi, rivela Microsoft, mentre l’arrivo della versione fisica di Windows 10 nei negozi di tutto il mondo è stata accompagnata da “party” vari e selfie collettivi nei megastore più o meno affollati.
Reazione di Microsoft a parte, l’upgrade a Windows 10 non è stato esattamente indolore per tutti: i problemi più comuni affrontati dagli early adopter includono procedure di installazione oltremodo lunghe, box con messaggi di errore surreali (” something happened “) e altro ancora. Umorismo ha poi generato la “chicca” del nuovo Solitario che, fresco di anniversario , è stato trasformato in app freemium, con la pubblicità disattivabile pagando la modica cifra di 1,49 dollari al mese.
Laughed so hard at Premium Solitaire in Windows 10 that my skull flew out of my mouth and propelled into the Sun.
– Jim Sterling (@JimSterling) 30 Luglio 2015
Windows 10 sarà anche il miglior Windows di sempre, come sostiene qualcuno, ma da più parti già si sottolinea come il nuovo OS sia stato progettato per essere a dir poco ostile alla privacy degli utenti : i meccanismi phone-homing e profilazione per l’advertising, e le impostazioni da modificare per disabilitare queste funzioni suscinato critichre, per non parlare del nuovo meccanismo di distribuzione P2P degli aggiornamenti – per cui gli utenti partecipano alla condivisione delle patch con gli altri utenti di Windows 10 – abilitato di default.
A quanto pare nemmeno Mozilla ha gradito l’accento di Windows 10, con il CEO Chris Beard che si è lamentato in particolare del nuovo meccanismo di modifica delle applicazioni di default del sistema: per cambiare il browser predefinito (ad esempio da Edge a Firefox) occorre ora cambiare esplicitamente un’impostazione dell’OS, denuncia Beard, una finestra di pop-up all’installazione non basta più.
Microsoft, dal canto suo, sostiene che vada tutto bene così : al massimo la corporation modificherà le cose in corso d’opera su un “Windows come servizio” in sviluppo costante.
I lavori su Windows 10 continueranno ininterrotti per le prossime settimane e nei prossimi mesi, promette Microsoft, e dopo appena 24 ore già si comincia a parlare di nuovi pacchetti di aggiornamento per l’OS: una prima “Service Release 1 (SR1)” dovrebbe arrivare ad agosto con svariati bugfix e correzioni qua e là, mentre un successivo update (a ottobre) includerà qualche novità per le app universali e il supporto per le estensioni su Edge. Un update/upgrade ancora più corposo, facente parte dell’ondata di aggiornamenti redstone , dovrebbe inoltre arrivare nel 2016.
Alfonso Maruccia