Presentato alla fine dello scorso mese di settembre, tanto ambizioso da voler accelerare la numerazione per proiettarsi nella generazione successiva a quella corrente, Windows 10 si è mostrato alla stampa e al mondo nell’evento Windows 10: Next Chapter trasmesso in streaming dal quartier generale di Redmond.
Windows 10 è qui per cambiare il concetto di personal computing, per estenderlo alle appendici mobile e alla tecnologia che pervade la quotidianità, per garantire la maggiore naturalezza possibile nell’interagire con diversi paradigmi e nel muoversi dall’uno all’altro. Per questo si propone come “un’esperienza che accomuna diversi dispositivi”, questa la definizione del CEO Satya Nadella: in sostanza, un servizio trasversale, una piattaforma unica e familiare che anima e supporta le esigenze di diversi utenti alle prese con diversi device.
LIVE UPDATE: #Windows10 will be a service, keeping the experience current for the supported lifetime of the device. pic.twitter.com/ZWDnV9DNFH
– Windows (@Windows) 21 Gennaio 2015
Per incoraggiare gli utenti a lasciarsi avvolgere da Windows 10, Microsoft ha promesso che l’upgrade nel primo anno di disponibilità sarà gratuito per gli utenti di Windows 7 e di Windows 8.1 , sistemi operativi che tutto sommato hanno dovuto molto alle spinte del mercato che si sono accompagnate alla fine dell’era Windows XP. Lo stesso discorso vale per Windows Phone 8.1: “una volta che un dispositivo è stato aggiornato a Windows 10, lo terremo al passo fino a quando non sarà più supportato, a costo zero” ha spiegato Terry Myerson, vicepresidente esecutivo dell’ Operating Systems Group di Microsoft. Non è esattamente chiaro il modello di business previsto per il sistema operativo allo scadere del primo anno di vita: Microsoft “non ha ancora deciso” cosa proporre agli utenti che sceglieranno di temporeggiare.
Oltre a mostrare degli assaggi del nuovo Start Screen, del nuovo Action Center e della flessibilità dell’interfaccia, declinata anche nella funzione Continuum dedicata ai dispositivi ibridi, Microsoft ha confermato l’avvento di Cortana per i PC e i tablet, dopo la prima apparizione su Windows Phone 8.1: l’assistente digitale si appresta a diventare “quasi come un altro membro della famiglia” rintanato nell’angolo in basso a sinistra dello schermo, con il quale interagire in maniera naturale ponendo domande e impartendo comandi. Cortana imparerà a conoscere l’utente conservando e analizzando le informazioni che lo riguardano, e l’utente potrà scegliere di agire sulla memoria di Cortana per guidarla nell’apprendimento. Cortana sarà trasversale nella piattaforma di Windows 10: agirà tanto sul desktop quanto sui dispositivi mobile, per affiancare l’utente senza soluzione di continuità.
Altro atteso protagonista dell’evento di Redmond è stato Project Spartan , il “nuovo browser per un web moderno” che, spiega Joe Belfiore, si prepara a sostituire Explorer: non si manifesterà nelle prime build ma si dovranno attendere “i prossimi mesi” e impiegherà più tempo ancora ad approdare sugli smartphone, ma porterà in dote annotazioni testuali e in punta di dita, funzioni dedicate alla lettura offline, agevole condivisone, nonché l’integrazione di Cortana.
La trasversalità mostrata per Cortana e Spartan non sono che esempi della strategia che Microsoft persegue con Windows 10: se le anteprime mostrate finora e finora proposte con l’avvicendarsi delle Technical Preview erano dedicate ai dispositivi a partire dagli 8 pollici di diagonale per arrivare agli 84 pollici del mastodontico e collaborativo Surface Hub , in occasione dell’evento delle scorse ore Microsoft ha offerto un’anteprima di Windows 10 per smartphone e piccoli tablet , altresì noto come Windows Phone, e della convergenza e dell’integrazione offerta dalla nuova piattaforma su dispositivi diversi. Si prospetta dunque la possibilità di sincronizzazione per le notifiche, di una maggiore integrazione con Skype , dell’immediato allineamento di contenuti gestiti su dispositivi diversi, facendo perno su OneDrive. Ma si profilano all’orizzonte anche le cosiddette Universal App , come quelle incluse nella suite Office e previste gratuitamente a bordo del sistema operativo mobile, quali Word, Excel e PowerPoint. O l’applicazione Photos che, spiega Belfiore, poggia “sullo stesso codice, gira su dispositivi diversi, ma è formattata per adattarsi allo schermo”.
La dimostrazione della centralità di Windows continua con Xbox e lo streaming videoludico , affiancato a nuove funzioni per la condivisione , e con la meraviglia suscitata da Windows Holographic che, accompagnata dall’headset Hololens e dalle API che saranno messe a disposizione degli sviluppatori di hardware e software, permetterà di traslare l’esperienza del sistema operativo fuori dagli schermi.
“Vogliamo fare in modo che le persone usino Windows non perché non ne possono fare a meno, ma perché scelgono Windows e amano Windows” ha annunciato programmaticamente nel corso dell’evento il CEO Nadella. Per ora l’entusiasmo nei confronti del sistema operativo è stato dimostrato dagli Insider che hanno aderito alla fase di testing, che si contano in 1,7 milioni: nel corso della settimana prossima verrà messa a loro disposizione una nuova build di Windows 10, mentre per la prima build dedicata agli smartphone sarà necessario attendere il mese di febbraio.
Gaia Bottà