A una settimana dal debutto ufficiale di Windows 10 , Microsoft tiene fede alla promessa di trasformare Windows in un “servizio” aggiornato costantemente con un primo pacchetto cumulativo di patch per gli utenti finali.
L’update viene descritto, in maniera piuttosto stringata , come contenente migliorie pensate per arricchire le funzionalità di Windows 10, e a un esame un po’ più ravvicinato risulta contenere centinaia di fix per una base di codice aggiornata al 18 luglio, al 2 agosto e ad altre date ancora.
L’aggiornamento è evidentemente pensato sia per gli utenti che da tempo hanno avuto accesso a Windows 10 con il programma Insider, sia per chi ha installato l’OS solo con l’arrivo della versione finale lo scorso 29 luglio.
Certo è che il concetto di Windows come servizio porta con sé conseguenze non esattamente piacevoli per tutti, vedi il caso dei genitori che avevano attivato i sistemi di parental control su una precedente versione dell’OS e che si troveranno i suddetti controlli disabilitati dopo l’upgrade a Windows 10.
A dimostrazione del fatto che non tutto sarà come prima, Microsoft, nel nuovo modello della piattaforma Windows, ha optato per la trasformazione di funzionalità prima gratuite e incluse nel sistema in pacchetti “aggiuntivi” da scaricare a parte . E a pagamento, come nel caso del DVD Player “ufficiale” per Windows 10 disponibile sotto forma di app a piastrelle al modico prezzo di 15.00 dollari. Il lettore, inutile considerando la disponibilità di tool gratuiti incomparabilmente superiori come il solito VLC media player (desktop), è a costo zero per chi ha fatto l’upgrade da una versione di Windows con Media Center.
L’avventura commerciale di Windows 10 si fa sempre più polarizzante , tra fanboy che invadono i forum per difendere a spada tratta il nuovo OS e utenti inviperiti per le violazioni della privacy e la trasformazione del familiare Windows in un ambiente a privacy zero; i designer d’America dell’associazione IDSA (The Industrial Designers Society of America), invece, hanno apprezzato talmente tanto il nuovo Menu Start da concedere a Microsoft un premio .
Alfonso Maruccia