Con il rollout del May 2020 Update avviato un mese fa, il gruppo di Redmond ha tra le altre cose eliminato la possibilità di rinviare fino a un anno l’installazione degli aggiornamenti per le edizioni Pro, Enterprise and Education del sistema operativo Windows 10, abbassando il periodo a 35 giorni come per la versione Home della piattaforma.
Windows 10: Microsoft cambia le policy di update
Un cambiamento che interessa in modo diretto il mondo professionale e le aziende che si trovano a dover gestire un gran numero di PC. Inizialmente etichettata come un bug, la novità è invece stata rivendicata come “volontaria e intenzionale” da Microsoft in un documento del supporto ufficiale. Ne riportiamo di seguito un passaggio in forma tradotta.
Lo scorso anno abbiamo cambiato le policy di aggiornamento per Windows 10 così da interessare solo i dispositivi con in esecuzione una versione vicina al termine di servizio. Come risultato, molti hanno effettuato un update solo una volta all’anno. Per far sì che tutti i dispositivi possano ottenere il massimo da questa novità e per prevenire ogni confusione abbiamo rimosso la possibilità di posticipare gli aggiornamenti nelle opzioni avanzate di Windows Update a partire dalla versione 2004 di Windows 10. Se volete continuare a far leva sul rinvio degli aggiornamenti potete utilizzare le Group Policy locali.
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Un cambiamento unilaterale che farà storcere il naso a molti, soprattutto con coloro che non sono particolarmente propensi a installare di frequente gli update rilasciati dalla software house sul parco macchine in dotazione a dipendenti e collaboratori per via dei tanti problemi emersi nell’ultimo periodo tra bug e vulnerabilità. Gli amministratori saranno comunque in grado di continuare a posticipare gli aggiornamenti per un massimo di 365 giorni agendo come scritto sulle Group Policy.