Non si può dire che Microsoft non le stia provando tutte per tentare di convincere gli utenti fermi a Windows 10 a effettuare il grande salto e passare al successore Windows 11. Di recente lo ha fatto distribuendo un invito per l’aggiornamento e addirittura delle slide dedicate. Tutte iniziative che, però, non sembrano aver raggiunto l’obiettivo sperato.
L’inattesa nuova crescita di Windows 10
Anzi, come testimoniano gli ultimi dati rilevati da StatCounter, il vecchio sistema operativo è tornato a crescere in termini di market share. Lo si può notare in modo chiaro dal grafico allegato qui sotto. Secondo l’ultima rilevazione, risalente ai giorni scorsi, il 67,41% dei PC in circolazione si basa proprio su W10. Alcune settimane prima la quota era al 67,26%, mentre due mesi fa ha toccato il suo minimo storico al 66,47%.
In altre parole, Windows 10 ha fatto registrare un +1% circa in un bimestre. Potrebbe sembrare una variazione di poco conto, ma non è così per diversi motivi. In primis per la volontà di Microsoft che spinge in tutt’altra direzione, come già scritto. Poi, per il termine del periodo di supporto che rimane fissato all’ottobre 2025. La scadenza non è dietro l’angolo, ma si avvicina a passo spedito e convincere quasi 7 utenti PC su 10 a cambiare sistema operativo in un anno e mezzo non sarà cosa semplice.
Vale comunque la pena sottolineare come, considerando un periodo più lungo, la piattaforma stia vedendo la propria quota diminuire. Dodici mesi fa era al 73,46%. Nello stesso periodo, Windows 11 è passato dal 20,95% all’attuale 28,09%.
Windows 7 non muore mai, è oltre il 3%
Non è tutto: cresce anche l’immortale Windows 7, lanciato nel lontano 2009 e ormai ufficialmente abbandonato da anni. In questo caso, c’è bisogno di un occhio un po’ più attento per notarlo. Due mesi fa era al 3,05%, oggi è al 3,25%.
Windows 11 24H2 e non Windows 12: una buona scelta
Alla luce di questi dati, è facile capire perché Microsoft abbia scelto di non accorciare i tempi per il passaggio a Windows 12, che molti ritenevano in arrivo già entro quest’anno. Al suo posto, come confermato nelle scorse settimane, in autunno sarà rilasciato Windows 11 24H2.
Quello legato alla frammentazione tra le diverse edizioni della piattaforma è un problema che da sempre affligge il sistema operativo. A farne le spese sono anzitutto gli utenti, che continuando a fare affidamento su versioni obsolete e non più aggiornate, si espongono inevitabilmente a rischi potenzialmente gravi legati alla sicurezza.