Il gruppo di Redmond sembra aver cambiato in corsa i piani relativi a Windows 10X. Il sistema operativo è stato presentato nell’autunno scorso come destinato a dispositivi dual screen e con schermo pieghevole (a partire da Surface Neo), salvo poi essere confermato anche per i laptop tradizionali. Ora Microsoft aggiusta nuovamente il tiro: la piattaforma arriverà in un primo momento sui PC low cost e mancherà del supporto alle applicazioni Win32.
Windows 10X come Chrome OS?
Spazio all’esecuzione dei programmi più complessi tramite cloud facendo leva su una tecnologia simile a quella già impiegata in ambito enterprise per Windows Virtual Desktop, basata sull’infrastruttura di Azure. È quanto riportano oggi fonti rimaste anonime attraverso le pagine del sito Windows Central. Insomma, qualcosa di non troppo diverso rispetto a ciò che è stato fin dal primo momento il concept di Google per Chrome OS.
Tra le applicazioni sulle quali Microsoft lavorerà in modo prioritario per garantire un funzionamento senza intoppi in questa modalità ci sono quelle del pacchetto Office, Skype e Teams per la collaborazione da remoto.
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Questo non significa che il supporto a Surface Neo e ad altri dispositivi di fascia alta non arriverà in un secondo momento. La società sembra però aver deciso di posticiparne il debutto a causa dell’attuale situazione, ancora troppo incerta per ragioni legate alla crisi sanitaria ed economica.
Dunque, quando assisteremo al lancio dei primi PC con Windows 10X? Con tutta probabilità intorno alle metà del 2021. Forse il Surface Go 3 già protagonista di alcune voci di corridoio sarà uno di questi. Non è nemmeno da escludere che alcune delle novità messe in cantiere e destinate al sistema operativo vengano prima integrate in Windows 10: si aggiungeranno agli altri cambiamenti per l’interfaccia della piattaforma già attesi, a partire da quelli riguardanti il menu Start.