Hanno trovato conferma le voci di corridoio circolate alla vigilia: Microsoft ha scelto l’evento di New York dedicato alla linea Surface per la presentazione ufficiale di Windows 10X. È la nuova versione del sistema operativo ottimizzata per l’utilizzo sui dispositivi dual screen. Uno dei primi a integrarla sarà quel Surface Neo caratterizzato da un form factor che richiama alla mente quello del vecchio prototipo Courier e che arriverà sul mercato entro la fine del prossimo anno.
Windows 10X per dual screen come Surface Neo
Quel che fa il gruppo di Redmond con l’edizione 10X di Windows è apportare una serie di interventi all’interfaccia in modo da sfruttare al meglio la presenza di due display per il multitasking, adattando gli elementi della UI in modo dinamico in base alle differenti modalità di utilizzo. Alcuni primi esempi sono forniti dalle immagini allegate di seguito: da una parte viene mostrato il desktop, dall’altra un’incarnazione inedita del menu Start con le icone per l’avvio rapido dei software.
Ancora, focalizzando l’attenzione sul pacchetto Office, in PowerPoint da una parte sarà possibile visualizzare a pieno formato una delle slide, mentre dall’altra avere una panoramica di tutte quelle presenti nel progetto, così da selezionarle con un semplice click del mouse o con un tocco sullo schermo.
Microsoft non è l’unica realtà che guarda con interesse a questa neonata categoria di dispositivi. Sul blog ufficiale si legge di collaborazioni già attivate con ASUS, Dell, HP e Lenovo al fine di sfruttare al meglio le potenzialità di Windows 10X, una piattaforma pensata per far leva sulla versatilità di un form factor pressoché inedito.
Guardando avanti, nel 2020 ai dual screen verrà chiesto di mantenere le promesse formulate, evitando di inciampare come hanno fatto in questo 2019 i pieghevoli. Un’eccessiva fretta da parte dei produttori, spinti dal desiderio di arrivare sul mercato prima della concorrenza, si è rivelata fatale e non ha fatto altro che provocare una serie di brutte figure: i casi Huawei Mate X e Samsung Galaxy Fold insegnano che bruciare le tappe non è mai la migliore delle scelte.