A partire da Windows 11 22H2 sarà obbligatorio utilizzare un account Microsoft per effettuare l’istallazione del sistema operativo. Online si possono trovare vari “trucchi” per aggirare il vincolo e utilizzare un account locale, ma la soluzione migliore è sicuramente quella offerta da Rufus 3.19.
Rufus 3.19 per rimuovere tutti i limiti
Rufus è un tool che permette di creare un’unità USB avviabile per l’installazione del sistema operativo tramite immagine ISO. Come è noto, Microsoft blocca l’aggiornamento da Windows 10 o l’installazione pulita di Windows 11, se il computer non soddisfa determinati requisiti, tra cui la presenza di UEFI, Secure Boot e chip TPM. La verifica per Secure Boot e TPM era stata già aggirata con la versione 3.16. Rufus 3.19 evita anche l’uso di un account Microsoft per completare la configurazione iniziale di Windows 11 22H2.
Al momento le build del sistema operativo son disponibili solo per gli iscritti al programma Insider. La versione finale dovrebbe essere distribuita in autunno (tra settembre e ottobre). A quel punto, Microsoft pubblicherà sul sito ufficiale le immagini ISO per l’installazione pulita (ovviamente serve il codice di attivazione).
Dopo aver selezionato l’immagine ISO di Windows 11 22H2 e l’unità USB, Rufus 3.19 mostrerà le opzioni per aggirare la richiesta dell’account Microsoft, oltre a quelle per aggirare Secure Boot e TPM. L’utente deve però disattivare temporaneamente la connessione di rete per utilizzare un account locale. Non è tuttavia garantito il funzionamento. Microsoft potrebbe impedire l’uso di questi “trucchi” nella versione finale del sistema operativo.