Microsoft potrebbe includere in Windows 11 24H2 una novità “rivoluzionaria” ereditata da Windows Server. Si tratta di una modalità di aggiornamento, denominato hot patching, che non richiede il riavvio mensile del computer. I test della funzionalità sono attualmente in corso con le build preliminari del sistema operativo.
Riavvio ogni tre mesi
Come è noto, Microsoft rilascia le patch di sicurezza a cadenza mensile (il secondo martedì) all’interno dell’aggiornamento cumulativo, ma può anche rilasciare patch di emergenza “out-of-bound”. Per completare l’installazione è necessario riavviare il computer. Gli utenti possono indicare un intervallo di tempo in cui non verrà riavviato, ma prima o poi l’operazione deve essere effettuata. L’alternativa è sospendere gli aggiornamenti (fino ad un massimo di 5 settimane).
Secondo le fonti di Zac Bowden (Windows Central), Microsoft dovrebbe includere la funzionalità hot patching in Windows 11 24H2. Il metodo prevede l’applicazione delle patch al codice in memoria dei processi in esecuzione, senza la necessità di riavviare il processo. È necessario installare un “baseline update” che richiede un riavvio, ma i successivi due aggiornamenti verranno installati senza riavvio. Ciò significa che ci saranno solo quattro riavvii all’anno.
La modalità hot patching non verrà tuttavia utilizzata per l’installazione di patch importanti, come quelle che risolvono vulnerabilità zero-day, né per i feature update che includono nuove funzionalità del sistema operativo.
In base alla roadmap attuale, la novità verrà inclusa in Windows 11 24H2 solo per i computer x86-64. Il supporto per ARM64 arriverà nel corso del 2025. Non è chiaro però se sarà disponibile per tutte le edizioni del sistema operativo o solo per quelle commerciali (Enterprise, Education e Microsoft 365).