Windows 11 24H2: emulazione Arm non ancora perfetta

Windows 11 24H2: emulazione Arm non ancora perfetta

Molte app hanno una versione Arm nativa, mentre altre possono essere eseguite tramite emulatore, ma ci sono ancora problemi di compatibilità.
Windows 11 24H2: emulazione Arm non ancora perfetta
Molte app hanno una versione Arm nativa, mentre altre possono essere eseguite tramite emulatore, ma ci sono ancora problemi di compatibilità.

Microsoft ha recentemente pubblicato una pagina per evidenziare che la maggioranza delle app possono essere installare sui dispositivi con processore Arm (al momento solo quelli con Snapdragon X Elite/Plus) e Windows 11 24H2. Il noto Tom Warren di The Verge hanno notato però che l’emulazione non è ancora perfetta, soprattutto con le app più “pesanti”.

Emulazione Arm da migliorare

Microsoft afferma che quasi il 90% delle app più utilizzate hanno una versione Arm nativa. Tra queste ci sono Adobe Photoshop, OneDrive, Spotify, WhatsApp, Dropbox, Zoom, Edge, Chrome, Firefox, Opera e Vivaldi. Le altre possono sfruttare l’emulatore Prism che, secondo l’azienda di Redmond, offre prestazioni simile a Rosetta 2 di Apple e doppie rispetto alla precedente generazione di Windows on Arm.

Tom Warren ha effettuato alcuni test con il nuovo Surface Laptop, confermando che le app emulate funzionano senza problemi, ma non ha notato i miglioramenti prestazionali pubblicizzati da Microsoft. Prism “traduce” il codice senza rallentamenti evidenti per le app più leggere, mentre l’esperienza d’uso per quelle più pesanti è inferiore rispetto alle versioni x64.

Adobe Premiere Pro è praticamente inutilizzabile tramite emulazione. Ecco perché Adobe ha bloccato l’installazione sui dispositivi con Snapdragon X Elite/Plus (entro fine anno rilascerà la versione Arm nativa). Impossibile anche utilizzare Blender, soprattutto perché non sfrutta la GPU integrata nei chip di Qualcomm, ma solo la CPU.

La situazione peggiora con i giochi (nonostante le rassicurazioni di Qualcomm). Molti titoli non possono essere installati, mentre altri hanno prestazioni molto limitate in termini di fps. Il problema maggiore è il mancato supporto Arm delle soluzioni anti-cheat (che usano driver del kernel).

Warren ha inoltre notato incompatibilità con Google Drive, Bitdefender, diverse VPN e alcune stampanti. Microsoft ha pubblicato le istruzioni che possono essere seguite per risolvere i problemi di compatibilità. Grazie alla collaborazione degli sviluppatori, il numero delle app native è in costante aumento, quindi Windows on Arm avrà sicuramente successo.

Fonte: The Verge
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Pubblicato il
27 giu 2024
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