La versione 24H2 di Windows 11 impiega una tecnologia chiamata Checkpoint cumulative updates per velocizzare il download e l’installazione degli aggiornamenti, ma il rilascio del pacchetto KB5043080 avvenuto questa settimana innesca un problema legato proprio a questa funzionalità. L’errore mostrato sullo schermo è Operazione non supportata
.
L’aggiornamento KB5043080 di Windows 11 24H2 ha un problema
Microsoft ha confermato l’anomalia sulle pagine del supporto ufficiale. La causa è stata individuata e c’è anche la soluzione da adottare. A dire il vero, è più che altro un workaround che costringe l’utente a eseguire alcuni passaggi manuali aggiuntivi.
La responsabilità dell’intoppo è da ricercare nell’installazione manuale di un aggiornamento scaricato dall’Update Catalog (in formato .msu) in seguito all’applicazione dell’update KB5043080. Questo il messaggio pubblicato dal gruppo di Redmond (FoD sta per Feature on Demand e LP per Language Pack).
Questo problema si verifica perché il FoD o LP aggiunto da un’origine locale sopra l’aggiornamento cumulativo più recente del checkpoint non può essere aggiornato all’update più recente senza connettività a Windows Update o WSUS.
La soluzione suggerita è la seguente.
Per risolvere il problema, scarica e reinstalla tutti gli aggiornamenti cumulativi di checkpoint e l’aggiornamento più recente.
Al momento non è dato a sapere se la software house abbia intenzione di risolvere il problema attraverso il rilascio futuro di una patch correttiva da applicare a Windows 11 24H2 oppure se intende limitarsi a consigliare agli utenti il workaround appena descritto.
Sono interessati sia i Copilot+ PC dotati di processori Qualcomm sia quelli con CPU Intel e AMD.
Checkpoint cumulative updates: a cosa serve?
L’obiettivo della funzionalità Checkpoint cumulative updates, come anticipato, è quello di velocizzare il download e l’installazione degli aggiornamenti destinati al sistema operativo, scaricando solo i nuovi file e lasciando intatti quelli che non subiscono modifiche. Purtroppo, non tutto è andato per il verso giusto, come spesso accaduto nel recente passato con la gestione degli update su Windows.