Per non aspettare la disponibilità di Windows 11 24H2 con Windows Update è possibile forzare l’aggiornamento in diversi modi, sfruttando i tool offerti da Microsoft. In nessun caso viene però effettuato l’upgrade da Windows 11 23H2 se il computer non rispetta i requisiti hardware minimi. La soluzione è Rufus 4.6.
Upgrade in-place con Rufus 4.6
Rufus è uno dei tool più utilizzati per la creazione di un drive USB avviabile che permette di installare diverse edizioni di Windows e distribuzioni Linux. Gli utenti devono solo scaricare l’immagine ISO ufficiale e seguire le istruzioni. Fino alla versione 4.5 era possibile l’aggiornamento a Windows 11 sui vecchi PC, rimuovendo la verifica dei requisiti, tra cui UEFI, Secure Boot e TPM 2.0.
Questi “trucchi” funzionano ancora per un’istallazione pulita, ma non per un upgrade in-place da Windows 11 23H2 a Windows 11 24H2, quindi dall’interno del sistema operativo (non con boot da USB). Utilizzando la versione 4.5 era necessario rimuovere e aggiungere cinque chiavi nel registro di sistema prima di eseguire il file setup.exe
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Questo step è stato incluso in Rufus 4.6 (pubblicato sul sito ufficiale). Dopo aver caricato l’immagine ISO di Windows 11 24H2 (può essere scaricata dal sito Microsoft), collegato un drive USB al computer e cliccato su Avvio verranno mostrate le opzioni di personalizzazione.
Le prime due (già selezionate) rimuovono i requisiti hardware minimi e l’obbligo di usare un account Microsoft (è possibile aggiungere un account locale). L’utente può inoltre disattivare la raccolta dati e la crittografia automatica con BitLocker.
Windows 11 24H2 ha introdotto altri due requisiti hardware che non possono essere aggirati nemmeno con Rufus. Il nuovo sistema operativo non può essere installato se il processore non supporta le funzionalità PopCnt e SSE4.2.