La stretta collaborazione con OpenAI e il focus sempre più concentrato sui progetti legati all’intelligenza artificiale ben sintetizzano la rinnovata visione di Microsoft: ne è testimonianza l’ormai imminente arrivo di Copilot in Windows 11, incluso nell’aggiornamento che entro pochi giorni (martedì 26 settembre) farà il suo debutto per tutti. È ciò che occorre alla piattaforma per mantenere e consolidare la propria leadership in ambito desktop?
Windows 11 Copilot e la visione di Microsoft
Il gruppo di Redmond è convinto che l’esordio di un nuovo assistente possa far compiere a W11 quel balzo in avanti necessario a soddisfare esigenze inedite, emerse in quest’ultimo anno caratterizzato dall’esplosione di ChatGPT e dal trend relativo all’IA generativa. Automatizzare i processi e permettere agli utenti di risparmiare tempo durante le operazioni quotidiane, portando l’azione degli algoritmi all’interno delle app di sistema, farà certamente comodo a molti. Il tempo decreterà il successo o meno di un’iniziativa che richiama inevitabilmente alla memoria ciò che furono le premesse (e le promesse, non mantenute) al lancio di Cortana.
Più che un punto d’arrivo, però, l’introduzione di Copilot sembra poter rappresentare una svolta per l’evoluzione di Windows (e per il business di Microsoft), almeno nelle intenzioni. L’ipotesi W12 non è mai stata smentita in via ufficiale ed entro fine anno assisteremo al rollout del pacchetto 23H2.
La società ha intravisto il potenziale dell’intelligenza artificiale, così come fu all’epoca per il cloud, giocando d’anticipo e impegnandosi fin da subito nel tentativo di replicare un approccio che, per quest’ultimo ambito, si è dimostrato azzeccato, considerando l’importanza assunta da Azure in termini di market share e di fatturato.
Se è vero che Windows domina in territorio desktop con il 69,26% della quota complessiva, comunque in flessione rispetto al 74,73% di un anno fa (fonte StatCounter), ancora oggi il 71,94% dei suoi utenti è fermo a W10 (percentuale pressoché invariata in dodici mesi), mentre solo il 23,17% ha già eseguito il passaggio a W11. Potenziare quest’ultima versione con funzionalità inedite ed esclusive potrebbe convincere molti ad affrontare l’upgrade.