Microsoft ha rilasciato ieri il primo aggiornamento cumulativo per Windows 11 (KB5006674) che risolve solo il problema di compatibilità con i software Intel Killer e SmartByte. La patch non corregge quindi il bug che incide sulle prestazioni delle CPU AMD. In base ai test effettuati da TechPowerUp, la sua installazione causa un ulteriore incremento della latenza della cache L3.
Bug CPU AMD: meglio attendere i fix
I problemi che riguardano i processori AMD compatibili con Windows 11 sono due. Il primo causa un aumento della latenza della cache L3 fino al 5% per le applicazioni e fino al 15% per alcuni giochi. Microsoft ha comunicato che rilascerà un fix il 19 ottobre.
Tipicamente la latenza è circa 10 nanosecondi. TechPowerUp ha verificato con il benchmark AIDA64 che, dopo l’installazione di Windows 11 su un computer con processore Ryzen 7 2700X, il valore aumenta fino a 17 nanosecondi. In seguito all’installazione dell’aggiornamento KB5006674, il valore aumenta fino a circa 32 nanosecondi.
Il secondo problema riguarda invece la funzionalità UEFI CPPC2. Windows 11 impedisce l’assegnazione dei thread al core più veloce. AMD rilascerà la patch il 21 ottobre.
Questo sono solo alcuni dei bug del nuovo sistema operativo. Il più recente riguarda le stampanti Brother. Microsoft dovrà risolvere al più presto questi problemi di “gioventù”, visto che sono già arrivate diverse critiche sulle funzionalità mancanti (presenti invece in Windows 10). Gli utenti devono quindi installare tool specifici.