Windows 11, memory leak: c'è un abuso della RAM?

Windows 11, memory leak: c'è un abuso della RAM?

Qualcuno lamenta un eccessivo utilizzo della RAM da parte di Windows 11: qual è la causa e quanto è estesa la portata del problema.
Windows 11, memory leak: c'è un abuso della RAM?
Qualcuno lamenta un eccessivo utilizzo della RAM da parte di Windows 11: qual è la causa e quanto è estesa la portata del problema.

A poco più di 24 ore di distanza dal debutto di Windows 11, emergono le prime criticità del codice su cui poggia il nuovo sistema operativo. Abbiamo dedicato su queste pagine un articolo ai primi bug riscontrati e segnalati, facciamo altrettanto con quello relativo a un presunto problema di memory leak che sembrerebbe innescare un utilizzo eccessivo della RAM.

RAM tenuta in ostaggio da Esplora File di Windows 11

A parlarne sono state per prime le redazioni di PC Gamer e Digital Trends, entrambe chiamando in causa un intoppo in realtà già sperimentato nei mesi scorsi dagli Insider impegnati nella fase di test delle versioni preliminari. Se ne è discusso a lungo in un thread su Reddit. Microsoft ha posto rimedio, intervenendo prima del lancio ufficiale? Forse sì, ma non in modo definitivo e del tutto risolutivo.

La responsabilità del problema è attribuita a Esplora File (File Explorer), una delle componenti rinnovate dalla software house in Windows 11: avviandone diverse istanze, alla loro chiusura non libererebbero la RAM occupata. Le conseguenze si manifesterebbero soprattutto sui PC con risorse hardware non particolarmente elevate, sotto forma di un calo delle prestazioni.

Il test condotto da Digital Trends afferma che il memory leak è stato mitigato, ma non del tutto risolto: dopo aver aperto 50 finestre del processo incriminato (uno scenario volutamente portato all’estremo), l’impiego della RAM è salito a 640 MB. Chiudendole, non è tornato a 80 MB come all’avvio del computer, rimanendo a 420 MB. A quanto pare, ogni singola operazione di apertura e chiusura fagocita alcuni MB, un quantitativo di per sé irrisorio, ma che va inevitabilmente ad accumularsi e accrescere a dismisura durante un’intera giornata di lavoro.

Si tratta dunque di un bug inedito che affligge Windows 11? Ni, anche il predecessore Windows 10 ne soffre da lungo tempo. Un aspetto su cui Microsoft dovrà certamente intervenire se l’intento è quello di promuovere il nuovo sistema operativo come un passo in avanti in termini di ottimizzazione.

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Qualche dritta su W11: verifica i requisiti, scopri come installarlo (e quando non farlo). Non ti piace? Hai dieci giorni per effettuare il downgrade a W10.

Fonte: PC Gamer
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Pubblicato il
6 ott 2021
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