L’esistenza di Windows 11 è stata confermata dalla build 21996.1 che qualcuno ha pubblicato sul web. L’annuncio ufficiale della “prossima generazione di Windows” è previsto durante l’evento del 24 giugno. Microsoft non ha molto apprezzato questo “leak” e infatti ha inviato a Google una richiesta di rimozione dei link ai siti che distribuiscono l’immagine ISO.
Windows 11: violazione del DMCA
La build apparsa online è una versione preliminare del nuovo sistema operativo, ma permette già di conoscere in anteprima le novità estetiche, come la barra delle applicazioni con le icone al centro e il menu Start ispirato a Windows 10X (ma è ancora possibile ripristinare il layout di Windows 10). Il sito Fossbyte ha pubblicato una denuncia fatta da Microsoft Japan contro Beebom (un sito indiano) per violazione del DCMA (Digital Millennium Copyright Act).
L’azienda di Redmond ha chiesto anche a Google di rimuovere dal motore di ricerca il link all’articolo di Beebom, in quanto contiene una copia “leaked” di Windows 11. Microsoft conferma quindi il nome del sistema operativo.
L’immagine ISO in questione contiene tutte le edizioni di Windows 11. Come evidenziano le immagini apparse online, Microsoft ha modificato anche la procedura di installazione e configurazione iniziale, nota come OOBE (Out-of-box experience). Ci sono però alcune differenze. In Windows 11 Home è obbligatorio impostare un account Microsoft.
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Nella schermata relativa alla connessione WiFi non è presente il link “Non ho Internet” e in quella successiva non è presente l’opzione “Account offline“. Entrambe le voci sono invece presenti in Windows 11 Pro. Fortunatamente c’è un workaround (ma potrebbe essere eliminato nella versione finale): per superare la creazione dell’account Microsoft è sufficiente premere la combinazione di tasti “Alt+F4“, in modo da visualizzare la schermata che consente di impostare un account locale.