Diversi utenti hanno segnalato che Windows 11 non può essere attivato dopo una modifica hardware (ad esempio la sostituzione della scheda madre) o un aggiornamento del BIOS. Il problema è legato all’impossibilità di usare una chiave (codice) di Windows 7/8/8.1 a partire da fine settembre. Ma questo cambiamento non doveva avere conseguenze sulle attivazioni precedenti.
Microsoft conferma il problema
Per spingere gli utenti ad installare Windows 10, Microsoft aveva permesso di attivare il nuovo sistema operativo con una chiave di Windows 7/8/8.1. Questa offerta doveva scadere il 29 luglio 2016, ma è durata altri sette anni. Usando una chiave di Windows 7/8/8.1 era quindi possibile attivare anche Windows 11, essendo un aggiornamento gratuito per Windows 10.
A fine settembre, Microsoft ha comunicato la chiusura di questa “loophole” (scappatoia), quindi l’attivazione di Windows 11 è possibile solo con una chiave di Windows 10 o 11. Tuttavia, la copia dell’ultimo sistema operativo rimane attiva, se gli utenti hanno già usato una chiave di Windows 7/8/8.1. In pratica, le vecchie chiavi vengono bloccate solo per le installazioni pulite.
Questa era la promessa dell’azienda di Redmond. In realtà, diversi utenti hanno scoperto che le vecchie chiavi non permettono più di attivare Windows 10 (e quindi Windows 11), dopo aver apportato modifiche hardware al computer o aggiornato il BIOS (senza installazione pulita). Il passaggio a Windows 10 era stato effettuato prima del blocco delle chiavi, ma ora l’attivazione non è più possibile.
Un lettore di The Verge sottolinea che la modifica hardware non rappresenta una violazione della licenza. Per questo motivo ha presentato una denuncia alla FTC (Federal Trade Commission) degli Stati Uniti. Bill Babonas, principal product manager di Windows, ha comunicato che l’azienda ha avviato indagini sul problema, invitando gli utenti a contattare il supporto tecnico.