Windows 11 può essere installato all’interno delle macchine virtuali create con Oracle VirtualBox. L’azienda californiana ha finalmente risolto il problema di compatibilità segnalato oltre sei mesi fa e dovuto all’impossibilità di usare il software di virtualizzazione quando è installato Hyper-V o Windows Hypervisor. Questo era l’ultimo “safeguard hold” che impediva l’upgrade da Windows 10.
Windows 11 compatibile con VirtualBox
Come indicato da Microsoft sul sito ufficiale, il problema era stato confermato il 4 ottobre 2021. Se l’utente aveva installato Hyper-V o Windows Hypervisor, le macchine virtuali create con Oracle VirtualBox non potevano essere avviate. Per questo motivo era stato implementato un “safeguard hold” che impedisce l’aggiornamento da Windows 10.
In attesa del fix, che Oracle avrebbe dovuto rilasciare entro ottobre 2021, Microsoft ha suggerito di rimuovere Hyper-V o Windows Hypervisor (o VirtualBox se non più utilizzato). Oracle ha finalmente risolto il problema con la versione 6.1.28 di VirtualBox (la più recente è 6.1.32). Il “safeguard hold” è stato ora rimosso, quindi gli utenti possono installare Windows 11. Se non viene mostrata la disponibilità dell’aggiornamento in Windows Update è probabile che ci sia un’altra applicazione basata su VirtualBox.
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Windows 11 ha iniziato a “litigare” con le macchine virtuali prima del suo esordio ufficiale. Microsoft ha infatti chiarito che anche i software di virtualizzazione devono supportare il TPM 2.0. VMware Workstation Pro consente di aggiungere un TPM virtuale. Per Oracle VirtualBox è stato invece necessario lo sviluppo di un driver specifico. Nessun problema nemmeno per Parallels Desktop e ovviamente per Hyper-V.