Microsoft ha annunciato da poco l’aggiornamento 24H2 per Windows 11, che dovrebbe permettere l’applicazione più veloce degli aggiornamenti, grazie a una miglior gestione della CPU, oltre al supporto della nuova versione 2.0 dello standard MIDI, ovvero il protocollo che si occupa dell’interazione tra strumenti musicali elettronici tramite computer, per la riproduzione degli stessi.
Come abbiamo specificato nel nostro precedente articolo, Microsoft ha lavorato per rendere più veloci gli aggiornamenti su Windows 11, attraverso l’ottimizzazione l’ottimizzazione di lettura e parsing dei manifesti, oltre alla riduzione dell’uso della RAM per il caching. Ciò ha permesso di ottenere una diminuzione del tempo necessario per gli aggiornamenti del 45,6%, con un riavvio più veloce del 39,7% e una diminuzione della CPU del 15,3%.
Windows 11: con l’aggiornamento 24H2 arriva il supporto a MIDI 2.0
Oltre a ciò, il nuovo aggiornamento 24H2 per Windows 11 introdurrà il supporto alla nuova versione dello standard MIDI, vale a dire la 2.0. Questo era stato svelato nel corso del Qualcomm Snapdragon Summit, in una nota correlata che riguardava una serie di miglioramenti per le piattaforme x86 ed ARM.
Proprio in questa nota, Microsoft ha annunciato di voler aggiornare le librerie audio del sistema operativo, introducendo il supporto per MIDI 2.0 e, al tempo stesso, mantenendo la retrocompatibilità con la versione 1.0. L’azienda ha anche collaborato direttamente con Yamaha e Qualcomm per lo sviluppo del nuovo driver USB Audio Class 2.
Come spiega l’azienda di Redmond nel suo blog, l’aggiornamento di questo driver su Windows 11 è stato necessario per rispondere alle necessità dei professionisti e gli ingegneri del settore audio, le quali non sono più soddisfatte con la corrente versione. Questa non supporta infatti alcuni standard che hanno poi trovato larga diffusione, come ASIO, costringendo gli utenti a procurarsi driver di terze parti per ottenere la funzionalità. L’azienda vuol quindi integrarla direttamente nelle librerie audio di sistema, con il nuovo driver.
Inoltre, il codice sarà pubblicato in formato open source su Git Hub, dando la possibilità a tutti di controllarlo o utilizzarlo come base per la realizzazione di driver personalizzati.