Redmond (USA) – Sono anni ormai che si parla di interfacce grafiche 3D e sono anni che Microsoft lavora ad un progetto di questo tipo. E se la terza dimensione non sembra ancora pronta per fare capolino sul prossimo Windows, Whistler, qualcuno inizia a dire che la si potrà invece ammirare in Blackcomb, suo successore.
Secondo The Register, il progetto a cui stanno lavorando i laboratori di Microsoft Research si chiama “TaskGallery” e si tratterbbe di un’interfaccia 3D in cui i vari componenti di Windows sono rappresentati attraverso piccoli oggetti da aprire, spostare, combinare e zommare. L’utente potrà associare ad ogni oggetto il suo giusto contesto, spostandolo fra “stanze” differenti o combinandolo con altri oggetti per dar vita a strumenti nuovi e più complessi.
Il motore grafico si baserà su un nuovo kernel e nuove librerie GDI, ma l’architettura di base per il momento rimane quella di Windows 2000.
Daniel Robbins, uno dei progettisti della nuova GUI 3D, ha dichiarato che oggigiorno il più grande ostacolo alle interfacce 3D non è l’hardware o il mercato, semmai le applicazioni. Queste ultime, infatti, non solo dovranno essere completamente riadattate al nuovo ambiente, ma dovranno implementare anche la nuova filosofia d’interazione verso l’utente che la terza dimensione porterà con sé.
Gli effetti del lavoro svolto all’interno del progetto TaskGallery cominceranno ad influenzare gradatamente i successori di Whistler fino ad arrivare, un giorno, alla completa implementazione di un’interfaccia utente 3D. Ma i sistemi operativi per PC non saranno gli unici destinatari di questa tecnologia: ne prenderanno parte anche i sistemi oeperativi embedded, fra cui le varie versioni di Windows CE.