Uno dei sistemi operativi desktop più amati di sempre, nonostante non fosse certo esente da problemi, è senza alcun dubbio Windows 7. La testimonianza arriva dal fatto che, nonostante sia trascorso diverso tempo dal termine definitivo del supporto ufficiale, c’è chi ancora oggi lo utilizza quotidianamente (maggiori dettagli e statistiche a fondo articolo). Una pratica che sconsigliamo fortemente, anzitutto per ragioni legate a vulnerabilità e sicurezza. Un omaggio alla piattaforma arriva invece da uno sviluppatore esperto, in grado di farla girare su un PC che oggi potremmo trovare solo dimenticato in qualche soffitta impolverata.
Un PC degli anni 90 a 5 MHz con Windows 7
L’impresa è da attribuire a NTDEV, capace di far girare W7 su un computer (o meglio su una macchina virtuale con 86Box) dotata di processore da 5 MHz equivalente ai Pentium S in circolazione alla fine degli anni ’80 e solamente 128 MB di RAM. Per l’avvio è servita un’attesa lunga ben 28 minuti, ma ne è senza dubbio valsa la pena. Di seguito il video che lo dimostra.
Ricordiamo che, tra i requisiti minimi richiesti da Microsoft per il supporto al sistema operativo, al debutto nell’ormai lontano 2009, trovavano posto una CPU con frequenza pari ad almeno 1 GHz e 1 GB di RAM.
A differenza di quanto in molti potrebbero pensare, sono numerosi gli utenti ancora fermi alle vecchie edizioni della piattaforma. Lo testimonia l’analisi di StatCounter. Ecco le percentuali aggiornate a fine novembre 2022, considerando tutti i computer in circolazione: Windows 7 è presente sul 10,25% del totale, Windows 8.1 sul 2,53%. A guidare la classifica, nonostante il calo progressivo, è Windows 10 con il 69,75%, mentre il successore Windows 11 si trova al 16,13%, ma in costante crescita. Ci sono anche gli irriducibili che tutt’oggi non vogliono abbandonare Windows XP: lo 0,4%.