Net Applications ha pubblicato gli ultimi dati sui sistemi operativi più usati, e per quanto riguarda il mercato PC la situazione è in divenire ma non troppo: Windows continua a rappresentare l’ OS più usato (90,73 per cento), mentre le diverse versioni del sistema Microsoft scendono (XP), salgono (7) o semplicemente si trascinano verso un futuro denso di interrogativi (8 e 8.1).
Le statistiche di NetMarketShare sono aggiornate ai primi di gennaio 2014 e incoronano Windows 7 come l’OS Windows più usato con il 47,5 per cento degli utenti, in crescita rispetto al 46,6 per cento di novembre. Windows XP, il sistema che non verrà più supportato a partire dal sempre più vicino 4 aprile 2014, scende al 29 per cento contro il 31,2 per cento di novembre.
E Windows 8? L’OS a piastrelle supera di poco il traguardo del 10 per cento (10,5 per cento) rispetto al 9,3 per cento di novembre, con Windows 8 fermo al 6,98 per cento e Windows 8.1 arrivato al 3,6 per cento. Il primo aggiornamento (gratuito) di Windows 8 raggiunge il tanto bistrattato Windows Vista – ora usato da appena il 3,61 per cento degli utenti – ma nel complesso la “nuova generazione” di Windows tutta app store, interfacce touch e servizi cloud pare continuare a lasciare molti indifferenti.
Anche i numeri fornita da StatCounter fotografano un mercato per certi versi ostile ai piani commerciali di Microsoft con un Windows 7 in forte crescita (54,8 per cento), Windows XP in lentissima discesa (20 per cento) e Windows 8 in anemica crescita nel disinteresse quasi generale degli utenti mainstream (10,5 per cento).
E non stupisce, considerando i risultati di Windows 7, che anche Internet Explorer 11 conosca una crescita vertiginosa di popolarità a poca distanza dalla distribuzione della versione compatibile con la succitata release di Windows: IE11 è ora usato dal 10,4 per cento degli utenti di PC, una quota che triplica quella di novembre (3,2 per cento) e conferma Internet Explorer come il browser più usato (57,9 per cento) mentre Chrome e Firefox rispettivamente crescono e calano (16,2 per cento e 18,3 per cento) di una frazione di punto percentuale.
Alfonso Maruccia