Sono trascorsi ormai oltre dieci anni da quel 22 settembre 2009 che ha visto esordire Windows 7. Nonostante il tempo passato e il rilascio delle versioni successive, è rimasto a lungo il sistema operativo di casa Microsoft più utilizzato a livello globale, con il sorpasso di Windows 10 avvenuto solo a inizio 2019 (fonte NetMarketShare). Oggi, dopo una serie di rinvii, è l’ultimo giorno in cui l’azienda di Redmond offre il supporto ufficiale alla piattaforma.
Windows 7: fine dei giochi
Come ricordato più volte, il 14 gennaio 2020 è la data fissata per lo stop al rollout di aggiornamenti e patch di sicurezza. L’unico modo a disposizione per continuare a riceverli passa dalla sottoscrizione (a pagamento) del programma Extended Security Update, riservato però ai soli clienti enterprise che sopravviverà fino al 2023.
Secondo StatCounter ad oggi Windows 7 è ancora presente sul 26,79% dei computer in circolazione prendendo in considerazione le piattaforme desktop. Oltre un quarto, un volume di certo non trascurabile. La percentuale è in progressivo calo (un anno fa si attestava al 35,05%), mentre la quota attribuita a Windows 10 è salita in dodici mesi dal 53,18% al 65,40%.
All’orizzonte c’è il debutto di Windows 10X, versione del sistema operativo ottimizzata per dispositivi pieghevoli e dual screen, confezionata da Microsoft in modo da rispondere alle esigenze software dei nuovi form factor che si apprestano a invadere il mercato. Da verificare se e in che modo questa nuova incarnazione contribuirà alla frammentazione dell’ecosistema.