“L’IT è una cosa complessa”, spiega Microsoft. E annida le radici della propria decisione proprio all’interno di questa complessità e della necessità di andare incontro alle esigenze di tutte le più variegate situazioni nelle quali l’uomo, e le aziende, incontrano i software di Redmond. Da questa riflessione sgorga la decisione di una nuova policy relativa a Windows 7, tale da prolungarne il ciclo di vita fino al 2023.
Windows 7 è oggi utilizzato su oltre il 38% delle installazioni Windows attive (dati StatCounter, che delimitano la penetrazione di Windows all’82% del computer di tutto il mondo): il sorpasso di Windows 10 è avvenuto a fine 2017 e la progressione è continuata con forza, senza tuttavia abbattere le quote di mercato di una versione ormai vetusta: a perdere colpi è Windows 8.1, la cui utenza è passata con maggior facilità a Windows 10, mentre Windows 7 si è dimostrato particolarmente resiliente. In Italia Windows 7 è ancora sul 33% delle macchine in uso.
Il destino di Windows 7 sembra dunque essere quello di Windows XP, inserendosi in un cul-de-sac nel quale Windows resiste a sé stesso suggerendo (soprattutto alle organizzazioni) di resistere al cambiamento in virtù della possibilità di evitare onerosi investimenti di conversione a nuove macchine e nuovo software.
Windows 7 Extended Security Update
Microsoft ha deciso così di dare a Windows 7 una seconda chance denominata “Extended Security Update“. Lanciato nel 2009, il supporto sarebbe dovuto terminare nel 2014 con estensione possibile di un ulteriore lustro fino al 2019: Microsoft ha ora annunciato che il supporto potrà essere ulteriormente esteso fino al 2020, e poi al 2021, e così via fino al 2023. Il tutto, però, a prezzo crescente, così che fin da ora sia possibile pianificare in azienda quale sia il momento migliore per staccare la spina (sapendo fin da subito che il 2023 sarà la data ultima).
Per supporto, Microsoft intende in particolare la disponibilità di aggiornamenti di sicurezza in assenza dei quali qualsiasi rete basata sul vecchio sistema operativo potrebbe diventare un punto debole di grave pericolo. L’offerta è riservata a tutti gli utenti Windows 7 Professional e Windows 7 Enterprise in Volume Licensing.
Microsoft intende sostenere la crescita di Windows 10 per ridurre la frammentazione, velocizzare il ricambio delle macchine e poter focalizzare le proprie energie sulla nuova generazione del sistema operativo. La grande complessità dell’utenza aziendale, però, impone al gruppo una cautela particolare nei confronti di particolari fasce di mercato. L’annuncio di queste ore va esattamente in questa direzione.