La scorsa settimana Microsoft ha interrotto in via ufficiale il supporto a Windows 7, dopo oltre dieci anni dall’esordio del sistema operativo. Le attività imprenditoriali e gli enti governativi che non hanno ancora effettuato il passaggio a una piattaforma più recente possono ad ogni modo continuare a contare sulla disponibilità della software house per la ricezione degli aggiornamenti, ma mettendo mano al portafogli per la sottoscrizione del programma Extended Security Update.
La Germania pagherà 800.000 euro per restare con Windows 7
Tra coloro che hanno scelto di percorrere questa strada c’è anche la Germania. Stando a quanto riportato oggi dalla testata locale Handelsblatt, a Berlino si sta discutendo dove trovare gli oltre 800.000 euro necessari per mantenere al sicuro almeno 33.000 computer ancora fermi a W7.
La spesa coprirà il primo anno. Le tariffe applicate da Microsoft sono infatti pari a 25 dollari per ogni unità nei primi dodici mesi. La cifra salirà poi a 50 dollari nel 2020 e raddoppierà nuovamente fino a toccare i 100 dollari nel 2022. Ciò significa che in caso di mancato passaggio a W10 o ad altri sistemi operativi dalle casse tedesche potrebbero uscire quasi 6 milioni di euro nei prossimi tre anni, in direzione Redmond. È ad ogni modo bene precisare che la somma può essere ridotta nel caso di grandi volumi, dunque non è da escludere uno sconto.
Fortunatamente non si arriverà tanto. Il paese ha già avviato il processo di transizione verso Windows 10, anche se è ancora lontano dal completamento: circa 20.000 degli 85.000 computer al momento presenti negli uffici governativi di Berlino sono ancora fermi alla versione della piattaforma lanciata nel 2009.