Dopo mesi di speculazioni e misteriose build trapelate, il colosso di Redmond ha finalmente mostrato Windows 8 , nella versione dedicata a tablet e dispositivi touch. L’assaggio pubblicato su YouTube conferma che la rivoluzione partirà dall’interfaccia dinamica in stile Metro UI, già utilizzata con Windows Phone 7 . Il sistema operativo supporterà sia i processori x86 che gli ARM e avrà un proprio store di applicazioni.
In ambito slate finisce l’era dei menù a cascata da navigare con il dito che simula il puntatore del mouse. In Windows 8 per tablet ci si muoverà sfogliando una intuitiva griglia di grosse “tessere” animate, impaginate in orizzontale, che snocciolano informazioni utili e mostrano in tempo reale gli aggiornamenti dal web.
Tastiera virtuale e GUI minimalista personalizzabile sono insomma ripresi dal concept del nuovo Windows Phone, progettato in nome dell’intuitività. Per passare da una finestra all’altra sarà sufficiente uno scorrimento laterale. Giocando con questo “nastro” di contenuti e programmi in esecuzione sarà anche possibile dividere in due il display e trasformare una delle due schede aperte in una finestra secondaria.
A quanto pare, il nuovo OS conterrà comunque la “classica” interfaccia desktop di Windows, da utilizzare in maniera opzionale. Caricando programmi come Microsoft Word, si tornerà infatti al passato, con l’intero mosaico di piastrelle colorate che scivolerà via per lasciare spazio a barre, finestre e menù di avvio più “familiari”. Microsoft specifica appunto che quello per i tablet non sarà lo stesso OS degli smartphone in versione “energizzata”: sarà un sistema completo. Lo stesso che verrà proposto anche su laptop e PC desktop.
Le tavolette basate su Windows 8, disponibile dal prossimo anno, supporteranno i vecchi software usciti per Windows 7 ma sembra che la piattaforma di sviluppo per l’aggiunta di nuove applicazioni web “Immersive” sarà incentrata su HTML5 , CSS e JavaScript. La notizia non è stata accolta nel migliore dei modi dagli sviluppatori che preferiscono le librerie del framework.NET.
Roberto Pulito