Redmond (USA) – In questi giorni Microsoft sta rammentando ai propri clienti aziendali che il pensionamento dei suoi sistemi operativi meno recenti, Windows 98 e Millennium (Me), è ormai prossimo. Il supporto di questi prodotti, più volte rimandato, cesserà infatti improrogabilmente il prossimo luglio.
“Microsoft terminerà il supporto per questi prodotti perché questi sistemi operativi potrebbero esporre i clienti a rischi di sicurezza”, si legge in un comunicato distribuito dal big di Redmond. “Raccomandiamo ai clienti che utilizzano ancora Windows 98 o Windows Me di aggiornare al più presto il PC con un nuovo e più sicuro sistema operativo Microsoft, come Windows XP”.
Microsoft staccherà la spina ai servizi di supporto “extended” per Windows 98, Windows 98 Second Edition (SE) e Windows Me l’ 11 luglio : a partire da questa data i clienti non potranno più avvalersi né del supporto a pagamento né degli aggiornamenti critici di sicurezza. Per un altro anno, invece, potranno ancora disporre del supporto gratuito on-line : questo comprende l’accesso a documentazione, articoli tecnici e newsgroup.
Il supporto gratuito e il supporto “extended hotfix” era terminato il 31 dicembre 2003 per Windows Me e il 30 giugno 2003 per Windows 98/SE.
La conseguenza più importante della fine del supporto a Windows 98 e Me, specie per le aziende, è che Microsoft non sarà più tenuta a sviluppare aggiornamenti di sicurezza per questi sistemi operativi. È anche per questa ragione che gli esperti di sicurezza spingono, non meno di Microsoft, verso una rapida rottamazione dei vecchi sistemi con Windows 98 e l’aggiornamento dei PC client con piattaforme più recenti e sicure.
Windows 98 e Me vengono da tempo considerati dagli esperti di sicurezza come punti particolarmente vulnerabili per la rete Internet : i sistemi su cui questi software girano vengono infatti frequentemente utilizzati dai cracker come teste di ponte per attacchi di vario genere, fra cui quelli di tipo distributed denial of service.
Nel 2003 Windows 98 girava ancora su circa il 20% dei computer basati su Windows: oggi, secondo la società di analisi AssetMetrix, questa percentuale è scesa al di sotto del 5% : il processo di aggiornamento è stato favorito sia dalla continua discesa dei prezzi dell’hardware, sia dall’emergere di distribuzioni Linux commerciali tagliate su misura per i sistemi client.