Stando a quanto recentemente emerso, Microsoft e Qualcomm avrebbero un accordo di esclusività non noto in base al quale Windows su ARM sarebbe ufficialmente disponibile solo per i dispositivi con SoC dell’azienda californiana.
Da quando la versione di Windows su ARM è stata annunciata, ovvero nel 2016, nessun altro vendor di chip oltre a Qualcomm è stato infatti in grado di rilasciare dei chipset nativamente compatibili con il sistema operativo di casa Microsoft in tale variante. Da notare, poi, che le due aziende hanno avuto un rapporto molto stresso anche in precedenza, sin dai tempi della commercializzazione degli smartphone Windows Phone, i quali venivano realizzati solo ed esclusivamente con chip Qualcomm, appunto.
L’accordo in questione, però, sarebbe destinato a scadere entro breve, ma al momento non è stata ancora fornita alcuna data esatta. Ciò, comunque, permetterebbe a Microsoft di vendere ad altri produttori di chipset la possibilità di proporre dispositivi con Windows ARM. A quanto pare, uno dei primi “contendenti” sarebbe MediaTek.
Il venire meno dell’accordo andrebbe altresì ad aprire nuovi scenari sul fronte Apple. Diventerebbe infatti possibile usare Windows su ARM anche sui Mac con CPU Apple Silicon su cui attualmente non è possibile avviare l’utility Assistente Bootcamp e creare una partizione su cui installare la versione ARM del sistema operativo dell’azienda di Redmond.
Usare Windows 11 sui Mac con CPU Apple Silicon è possibile rivolgendosi a un software di virtualizzazione, come Parallels Desktop 17, ma non è chiaro quanto ciò sia effettivamente legale, in quanto per Windows 10 e Windows 11 su ARM non vi è modo di acquistare licenze consumer, possono farlo solo i produttori di computer.