Windows: no a DirectAccess, sì ad Always On VPN

Windows: no a DirectAccess, sì ad Always On VPN

Dopo 15 anni, la tecnologia DirectAccess è al capolinea: Microsoft forza la migrazione ad Always On VPN sui sistemi operativi Windows.
Windows: no a DirectAccess, sì ad Always On VPN
Dopo 15 anni, la tecnologia DirectAccess è al capolinea: Microsoft forza la migrazione ad Always On VPN sui sistemi operativi Windows.

Microsoft ha annunciato che la soluzione DirectAccess per l’accesso remoto è ora da considerarsi a tutti gli effetti deprecata e che verrà rimossa dalle prossime versioni di Windows, senza però fornire una tempistica precisa per l’eliminazione. Al tempo stesso, la software house consiglia di avviare il prima possibile la migrazione ad Always On VPN, ritenuta più sicura e affidabile.

Microsoft eliminerà DirectAccess da Windows

La tecnologia giunta al capolinea è stata introdotta nell’ormai lontano 2009 con il lancio di Windows 7 e di Windows Server 2008 R2. È tornata utile per effettuare la connessione da remoto ai network aziendali, senza l’obbligo di passare da una Virtual Private Network.

Il debutto di Always On VPN, invece, è avvenuto sei anni più tardi con l’arrivo di Windows 10 e di Windows Server 2016. Garantisce il supporto a protocolli come IKEv2 e SSTP oltre che all’autenticazione a più fattori, così da incrementare la sicurezza e la protezione dei dati. Tra gli altri vantaggi che ha portato con sé c’è anche quello che permette agli amministratori di stabilire quali applicazioni e quali servizi possono utilizzare la connessione VPN.

Come già anticipato, al momento non è dato a sapere con esattezza quando DirectAccess sarà eliminata in modo definitivo dalla piattaforma. Microsoft ha però iniziato a consigliare di eseguire al più presto la migrazione alla tecnologia successiva. A tal proposito, è stata pubblicata una guida con tutti gli step necessari.

Come si legge sulle pagine del supporto ufficiale, le versioni del sistema operativo interessate sono Windows 10, Windows Server 2022, Windows Server 2019 e Windows Server 2016.

È consuetudine di Microsoft individuare funzionalità o caratteristiche ritenute obsolete (o poco sicure) e dichiararle deprecate. Talvolta, lo fa suscitando qualche malumore tra gli utenti abituate a impiegarle nel quotidiano. Rimanendo in tema W10, ricordiamo che il supporto alla versione 21H2 è terminato e che sta per essere forzato l’aggiornamento a 22H2.

Fonte: Microsoft
Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
14 giu 2024
Link copiato negli appunti