Roma – La società di sicurezza Kaspersky ha analizzato il codice di un virus capace di infettare sia Windows che Linux. Non è il primo codicillo a prendere di mira entrambi i sistemi operativi – il capostipite, Winux , risale infatti al 2001 – ma è uno dei pochissimi a poterlo fare.
Battezzato Bi.a , il virus è stato scritto in linguaggio assembler e utilizza meccanismi d’infezione simili a quelli dei vecchi virus per MS-DOS. Kaspersky afferma che si tratta solo di codice proof-of-concept , ovvero scritto a scopo dimostrativo, e che la sua pericolosità è limitata: Bi.a può infatti infettare, in modo per altro reversibile, solo i file che si trovano nella stessa cartella da cui è stato lanciato il virus.
Bi.a non si trova attualmente in circolazione, tuttavia gli esperti affermano che il suo codice possa costituire la base di partenza per virus cross-platform più prolifici e dannosi . Un timore condiviso anche da Swa Frantzen, del SANS Internet Storm Centre, che in questo post sostiene come in futuro i virus multipiattaforma siano destinati a crescere di numero . Frantzen profetizza l’avvento di malware capaci di diffondersi attraverso tutte le principali piattaforme, e per questa ragione invita gli utenti di Linux, Unix e Mac OS X “a non pensare che il proprio computer prediletto sia invulnerabile alla minaccia dei virus” e ad adottare fin da ora un software antivirus.
“Tutti i sistemi operativi general purpose – ha scritto l’esperto di SANS Institute – sono potenzialmente esposti alla minaccia dei virus”.
Durante il fine settimana è stata scoperta un’altra minaccia anch’essa definibile, pur se in senso più restrittivo, cross-platform: si tratta di Letum.A , un worm che sfrutta il Microsoft Intermediate Language ( MSIL ) del MS.NET Framework per diffondersi sia sui PC con Windows che sui dispositivi mobili con Windows Mobile. Un worm simile , ma meno sofisticato, era stato scoperto alla fine dello scorso febbraio.