È sempre più probabile il lancio di Windows Intelligence, come anticipato nelle scorse settimane. È il brand con cui Microsoft avrebbe intenzione di etichettare tutte le funzionalità di intelligenza artificiale incluse nel sistema operativo Windows 11, una sorta di suite. Ricorda forse qualcosa?
Microsoft pronta al lancio di Windows Intelligence?
Alle indiscrezioni già circolate in ottobre se ne è appena aggiunta un’altra, pubblicata dall’utente Albacore su X. È quella che mostra una cosiddetta pagina di placeholder all’interno delle Impostazioni, dedicata alla privacy e alla sicurezza dell’AI generativa. Fino ad oggi, nelle versioni della piattaforma sottoposte alla fase di test, era chiamata Generative AI. Ora però il suo nome è scomparso, in attesa di essere ribattezzata.
La prima opzione consentirà all’utente di assegnare o di negare l’accesso all’intelligenza artificiale da parte delle applicazioni, mentre la seconda permetterà di concedere o revocare le single autorizzazioni a software specifici. Recent activity mostrerà invece uno storico della operazioni AI eseguite negli ultimi sette giorni
Questione di brand
Come anticipato in apertura, Windows Intelligence richiama subito e inevitabilmente alla mente un altro nuovo brand legato allo stesso ambito: Apple Intelligence. Se per la mela morsicata il nome risulta azzeccato, anche pensando al legame stretto con l’acronimo AI (l’azienda ha smentito in via ufficiale di averlo scelto per questo motivo), per Microsoft il discorso cambia.
Il gruppo di Redmond ha concentrato fino a oggi i propri sforzi sulla promozione di un altro brand, vale a dire Copilot, tanto da spingere i produttori del mercato PC a integrare un pulsante dedicato sulla tastiera dei laptop. Un netto cambio di rotta potrebbe risultare confusionario per gli utenti, oltre che tradursi in un messaggio dalle conseguenze non esattamente positive a livello reputazionale. Tradotto: l’azienda sembrerebbe in qualche modo scimmiottare l’iniziativa messa in campo dal suo concorrente storico con macOS, iOS e iPadOS. Si attendono conferme o smentite.