Milano – La protezione del pc da virus e spyware viene gestita direttamente dalla nuvola. E lo stesso accade per l’assistenza remota e la gestione delle utenze. Microsoft continua nella sua campagna per la migrazione delle applicazioni informatiche verso il cloud con Intune , soluzione appena sbarcata sul mercato in 35 paesi, Italia compresa.
“L’utente ha a disposizione un unico pannello con tutte le funzionalità – spiega a Punto Informatico Davide Salmistraro, responsabile gruppo Windows Client Commercial – così da semplificare la gestione della macchina”. La logica sottostante a Intune è la stessa già vista per altre applicazioni cloud computing: consentire alle aziende di passare dai costi fissi (necessari per l’acquisto di hardware, software e piattaforme) ai costi variabili (legati all’effettivo utilizzo dell’applicazione), potendo contare al contempo su una gestione professionale (garantita da chi svolge professionalmente l’attività). In questo caso, l’oggetto del contendere è la manutenzione (sia in chiave prestazioni che sicurezza) del parco macchine aziendale.
Un passaggio che, secondo i big dell’IT scesi in campo nell’arena del cloud, dovrebbe consentire di conquistare le piccole e medie imprese (che in Italia costituiscono oltre il 90 per cento del totale), finora meno attirate dall’offerta di virtualizzazione e outsourcing. Un auspicio destinato a realizzarsi, almeno in teoria, perché poi nella pratica occorre fare i conti con le resistenze culturali a lasciare che un soggetto esterno si occupi di gestire le proprie macchine o applicazioni. Un sentimento che proprio tra le PMI è più avvertito.
Costi e benefici
Intune supporta Windows XP Professional (SP3), Windows Vista nelle edizioni Business, Ultimate e Enterprise e Windows 7 Professional, Ultimate e Enterprise, sia nelle edizioni a 32 che a 64 bit. Per l’utilizzo è sufficiente un browser con il supporto a Microsoft Silverlight e l’installazione di un client dedicato all’interno dei computer da gestire.
Il prezzo per accedere al servizio è di 11 dollari al mese (prova gratis per 30 giorni) per postazione collegata (aggiungendo un altro dollaro si accede anche al Microsoft Desktop Optimization Pack ), con possibilità di sconto per i pacchetti superiori alle 250 licenze d’uso e per gli atenei.
Quanto ai benefici, Microsoft ha presentato i risultati di una ricerca commissionata a IDC, secondo la quale Windows Intune consente un risparmio di 702 dollari per PC ogni anno, somma per due-terzi dovuta ai risparmi legati alla riduzione del lavoro IT, con la quota restante divisa tra i risparmi annui legati alla produttività degli utenti e un recupero dei costi legato al fatto di non dover utilizzare altri strumenti.
“A guadagnarci sono anche i partner, che non pagano quote fisse per commercializzare il servizio e guadagnano in base ai contratti conclusi, senza rischio d’impresa” aggiunge Salmistraro, quasi a voler smentire le voci degli ultimi mesi secondo cui le strategie di Microsoft nel cloud computing sarebbero un modo per fare fuori i partner (storico pilastro del business di Redmond).
Cosa cambia
Rispetto ai servizi On-Premises , pensati in primo luogo per le aziende più strutturate, Windows Intune ha il vantaggio di essere fornito interamente via Internet, quindi di essere fruibile in maniera semplificata. L’altra faccia della medaglia è costituita dalla mancanza di alcune funzionalità avanzate, come la distribuzione del sistema operativo e il deployment del software, oltre allo sviluppo della group policy. Mentre vengono confermate altre funzionalità come il monitoraggio proattivo del PC, la protezione anti-malware e la gestione degli aggiornamenti Microsoft.
Luigi Dell’Olio