Dopo “Blue”, la prossima fase di aggiornamenti onnicomprensivi alla piattaforma Windows dovrebbe chiamarsi “Threshold”: le indiscrezioni arrivano da fonti interne a Microsoft , e riferiscono di una tornata di upgrade/update in arrivo per la primavera del 2015 in un paio di release separate.
Il nome in codice Threshold deriva dal videogioco Halo: Combat Evolved originariamente uscito per la console Xbox nel 2001, e non è un caso visto che la piattaforma multimediale/videoludica viene indicata da Microsoft come uno dei tre componenti interessati dai futuri upgrade.
In sostanza, dicono le fonti Microsoft e una mail indirizzata internamente dal vice-presidente esecutivo Terry Myerson, Threshold rappresenterà un aggiornamento per Xbox One, Windows e Windows Phone, con una condivisione ancora più evidente di elementi fra le tre diverse piattaforme.
Non si parla ancora, a quanto pare, della già indicata convergenza fra le tre versioni di Windows attualmente presenti sul mercato, quanto piuttosto di un modo per rendere simili e accorpare gli strumenti di sviluppo per le piattaforme indicate e per supportare lo stesso set di “high value activities” in tutti e tre i casi (Office e documenti, decision making e Bing, management IT e “serious fun”).
Tra le righe si può prevedibilmente leggere un’importanza sempre crescente delle applicazioni per l’interfaccia Metro/Modern introdotta da Microsoft con Windows Phone e poi imposta agli utenti di computer a partire da Windows 8, anche se i numeri per l’adozione dell’OS a piastrelle consiglierebbero di seguire una strada piuttosto diversa rispetto a quanto il management di Redmond anticipa.
Nelle ultime statistiche mensili registrate da Netmarketshare , infatti, Windows 8 e 8.1 crescono insieme di un misero 0,05 per cento e vengono superati ampiamente da Windows 7 che passa dal 46,42 per cento al 46,64 per cento del mercato. Windows XP scende leggermente (dal 31,24 per cento al 31,22 per cento). Anche Internet Explorer 11 si avvantaggia della popolarità di Windows 7 facendo un balzo di quasi 2 punti percentuali dopo essere stato distribuito in versione compatibile con l’OS Microsoft più popolare.
Alfonso Maruccia