Che 2020 è stato per Windows? Non la migliore delle stagioni possibili se si prendono in considerazione i tanti problemi emersi in termini di stabilità. Si aggiunga la crescita fatta registrare da Chrome OS (piattaforma alla base della linea Chromebook) e da Linux per aver un quadro più completo. Fattori che insieme sono costati circa il 5% di market share a Microsoft, stando a quanto riporta uno studio condotto da IDC e GeekWire.
Chrome OS ha eroso quote quote di mercato a Windows
Alleghiamo di seguito la proverbiale immagine che vale più di mille parole. Windows è sceso in modo significativo (da 85,4% a 80,5%), macOS che nell’ultima parte dell’anno ha accolto la nuova versione Big Sur è rimasto sostanzialmente stabile, mentre la linea di Chrome OS è salita (da 6,4% a 10,8%) quasi raddoppiando la propria quota.
Non è un caso se i piani del gruppo di Redmond in relazione a Windows 10X siano cambiati in corsa: da sistema operativo per device con schermo pieghevole o dual screen a piattaforma software per i laptop. Così facendo la software house ha intenzione di recuperare almeno in parte la quota ceduta al concorrente di Google, andando a interessare una fascia di mercato che nell’ultimo anno ha registrato forti vendite grazie all’adozione di computer da destinare allo smart working e alla didattica a distanza.