Huawei è pronta a commercializzare un nuovo smartphone sul mercato statunitense, un terminale che si caratterizza in particolare per la dotazione di un doppio sistema operativo (Windows Phone e Android) in configurazione dual-boot. A confermarlo è Shao Yang, responsabile marketing del colosso asiatico in un’intervista: Huawei è interessata a Windows Phone ma forse, negli USA, non si tratta della soluzione migliore da proporre ai clienti, spiega Yang, ragion per cui fornire la possibilità di usare anche Android potrebbe essere la soluzione.
Il setup dual-boot è il modo in cui Huawei ha deciso di portare avanti la propria strategia “multi-OS”, dove il sistema più popolare (Android) viene affiancato da quello “alternativo” (Windows Phone) e molto meno diffuso, per poi lasciare agli acquirenti l’onere della scelta.
Integrare due sistemi operativi – con due set di app, due set di configurazioni e account da abilitare – è una soluzione che non ha alcuna ragion d’essere, sottolinea qualcuno , e gli utenti non potranno che rigettare un prodotto del genere viste le controindicazioni connesse al suo uso. Ci sono applicazioni che si dovrebbero comprare due volte, dati che non sarebbero sincronizzati tra le due piattaforme se l’utente decidesse di alternare i due OS: ci si complicherebbe molto la vita, senza contare che lo spazio storage a disposizione dovrebbe essere raddoppiato per garantire spazio a entrambe le soluzioni installate.
La posizione di Microsoft sulla questione dual-boot al momento non è nota, mentre prendono corpo nuove indiscrezioni sulla volontà di Redmond di fornire il suo OS mobile ai carrier indiani a costo zero pur di far crescere una quota di mercato anemica rispetto ai giganti iOS e Android.
Passando dai cellulari ai PC-convertibili, l’opzione dual-boot con Android diventa un tabù: sia Microsoft che Google hanno fatto pressioni su Asus , dicono le fonti, e il produttore taiwanese si è visto costretto a posticipare (o cancellare) la commercializzazione del Transformer Book Duet TD300 (laptop-convertibile capace di passare da Windows ad Android con la semplice pressione di un tasto), e a interrompere le vendite dei sistemi dual-boot (PC all-in-one) già presenti sugli scaffali (Transformer AiO P1801 e P1802). In questo caso è senz’altro Microsoft quella più interessata a non cedere quote di mercato alla concorrenza, in una sorta di contrappasso di quanto invece potrebbe succedere nel panorama smartphone.
Alfonso Maruccia