4 Settembre 2012, Microsoft dà il via alla distribuzione di Windows Server 2012 sul mercato: il nuovo sistema operativo per server contiene un gran numero di novità, certo, ma è pensato soprattutto per meglio posizionare Redmond nel nuovo mercato tutto cloud, app e servizi remoti accessibili da terminali mobile come da PC propriamente detti.
Disponibile in quattro diverse versioni con variazioni significative nelle funzionalità e nel prezzo, Windows Server 2012 viene venduto come il primo “cloud OS” della storia di Redmond: il nuovo OS di Microsoft contiene facilitazioni per l’amministrazione, un’architettura modulare e novità tecnologiche importanti per il futuro come il file system ReFS .
Satya Nadella, presidente della divisione Servers and Tools Business di Microsoft, ha presentato Windows Server 2012 come quella che è “probabilmente la più grossa release dei nostri prodotti server della storia”, una release “più grossa di NT” e che vorrebbe aprire (come NT per l’infrastruttura client/server) la nuova era del “sistema operativo cloud”.
Stando alle prime indagini sul prodotto finito, di concreto Windows Server 2012 offre miglioramenti tangibili agli amministratori di sistema e alle grandi aziende impegnate con le infrastrutture telematiche – alta modularità con la possibilità di installare solo i sottosistemi essenziali e controllare l’OS da riga di comando, maggiore automazione dei processi e migliore supporto alla virtualizzazione – ma anche qualche criticità dal punto di vista degli errori di sistema. E Metro/Modern UI? Su Windows Server 2012 non manca neanche quella.
Alfonso Maruccia