È il primo, piccolo ritardo di Windows Seven nella sua pur breve gestazione: la versione RTM arriverà ai partner e agli OEM (gli assemblatori come Dell e HP) non alla fine di luglio, come fin qui prospettato, bensì dal 6 agosto . A partire da quella data, con un calendario neppure troppo fitto, gradualmente tutti gli interessati inizieranno a ricevere la propria copia di W7: infine a ottobre toccherà ai consumatori finali, a meno che non decidano di acquistare nel frattempo un nuovo PC. Ma, in alcuni casi, comprare il supporto fisico potrebbe anche convenire.
Procedendo con ordine, il calendario confermato da Microsoft per il rilascio di Seven è il seguente: dal 6 agosto, come detto, le più grandi aziende software potranno iniziare ad attingere a Microsoft Connect e MSDN per scaricare le proprie immagini del sistema operativo, così come gli IT Professional e gli sviluppatori. Dal 16 dello stesso mese toccherà a partner Gold e certificati : per tutti, in ogni caso, l’unica versione disponibile sarà quella in inglese – occorrerà attendere ottobre per le altre localizzazioni. I produttori OEM, invece, entro le prossime 48 ore inizieranno a ricevere le prime immagini utili ad assemblare i primi prodotti equipaggiati con Seven.
Dal 23 agosto toccherà agli abbonati Microsoft Action Pack, dal 1 settembre anche gli acquirenti di licenze a volume saranno abilitati a fruire della nuova versione del software. Ai comuni mortali, vale a direi i consumatori finali, non resta invece che attendere il 22 ottobre: per chi ha testato la versione beta e la release candidate di Seven, tuttavia, già negli scorsi giorni era arrivata la sorpresa di uno sconto di circa il 50 per cento su alcune versioni del nuovo sistema operativo.
Infine, novità anche per il paventato e fin qui non confermato family pack di Windows Seven, che consentirà di installare su tre diversi PC l’OS purché appartengano allo stesso nucleo familiare e risiedano nella stessa abitazione. BigM ha ora confermato che il family pack c’è, e il suo funzionamento sarà analogo a quello delle licenze che già da tempo riguardano Office: purtroppo l’Europa, come confermato a Punto Informatico durante lo scorso WPC a New Orleans, non farà parte dei mercati in cui questo pacchetto sarà disponibile.
A causare l’esclusione del Vecchio Continente è la necessità di proporre una diversa versione del sistema operativo entro i confini dell’Unione Europea, per far fronte alla vicenda antitrust che vede coinvolta Microsoft e il suo browser integrato: Internet Explorer. Windows 7E non sarà offerto nel “formato famiglia”, probabilmente per evitare di complicare troppo la logistica di approvvigionamento dei prodotti: a farne le spese saranno tutti quei consumatori che, sempre più spesso, possiedono più di un PC, e che con pochi euro in più avrebbero potuto aggiornare in batteria. Questi ultimi saranno costretti ad acquistare una licenza singola per ogni computer, oppure rischiare la sorte e tentare di procurarsi un pacchetto software proveniente da chissà dove: col rischio, però, di perdere la localizzazione e soprattutto di violare la licenza d’uso.
Luca Annunziata