“Forrester schizofrenica su Windows Vista”: non una mezzi termini Chris Flores per descrivere sul blog ufficiale di Vista i risultati dell’ultima ricerca a proposito del sistema operativo di Microsoft. La colpa degli analisti sarebbe quella di aver riportato un generale malcontento a livello enterprise per le prestazioni della sesta versione dell’OS a finestre prodotto a Redmond: un errore grave, soprattutto perché contraddetto – secondo Flores – dalle affermazioni precedenti dello stesso istituto.
A dire la verità, non è del tutto comprovata la faccenda che Forrester avrebbe operato un totale voltafaccia riguardo Vista e le aziende. Già ad aprile l’analista avvisava che molti IT manager stavano valutando l’ipotesi di scavalcare la transizione XP/Vista per dedicarsi direttamente a quella XP/Windows 7. Vista si assestava su un timido 6,7 per cento in azienda, contro lo strapotere di XP: un numero garantito soprattutto dall’inevitabile ricambio di macchine Windows 2000 giunte inesorabilmente alla conclusione del proprio ciclo di vita.
Ma le rimostranze del corporate blogger non si fermano qui : “Prima di tutto, questo report non tiene conto dei normali cicli di adozione di un OS in ambito enterprise”. A detta di Flores, le aziende ci mettono più tempo ad aggiornare il proprio parco macchine proprio a causa delle dimensioni della propria infrastruttura IT, senza contare che devono garantire ai propri dipendenti la massima affidabilità e assicurare la disponibilità delle macchine per portare avanti il loro lavoro. Un ritornello già ripetuto in passato .
In ogni caso, precisa ancora Flores, di copie di Windows Vista se ne sono vendute 180 milioni fino a questo punto, 40 dei quali solo nell’ultimo trimestre: abbastanza per decretare il successo del sistema operativo e per dimostrare come ci sarebbero “migliaia di clienti enterprise che stanno adottando Vista al ritmo di migliaia di postazioni a settimana, inclusi l’Air Force USA, Cerner e PPG Industries”.
Già, ma quante sono davvero le licenze vendute di Vista? A dare corpo ad un sospetto che i più maliziosi covavano da tempo, ci ha pensato nientepopodimenoché HP : “Dal 30 di giugno non siamo più in grado di consegnare PC con licenze XP – ha spiegato ai giornalisti Jane Bradburn, manager di HP Australia, durante una presentazione – Tuttavia, quello che possiamo fare è consegnare PC con licenze Vista Business con XP precaricato, che costituiscono ancora la maggioranza dei computer di questo tipo che vendiamo oggi”.
Dietro ogni copia di Vista venduta da HP Australia ai clienti business, conteggiata da Microsoft come una tacca in più per Windows 6, in realtà il credito andrebbe a XP e alla fiducia che gli utenti vi ripongono. Testimoniato, anche in ambito consumer e soho, dal successo riscosso su alcuni negozi elettronici. Una fiducia incondizionata che forse potrebbe iniziare ad essere scalfita dalla pubblicazione dei primi video dell’ annunciato Mojave Project .
Microsoft intende ribaltare i pregiudizi – a suo parere messi in circolazione da una concorrenza spietata – sul suo Vista. Niente di meglio che mostrarlo ad ignari utenti scettici sotto mentite spoglie, e poi raccoglierne il parere entusiasta: il 94 per cento degli intervistati avrebbe assegnato un voto più alto a Vista dopo averlo provato per dieci minuti, con una votazione media di 8,5 punti su 10. Certo, c’è ancora chi resta scettico: ma per loro c’è Windows 7 pronto in pista, no?
Luca Annunziata