Bangkok (Thailandia) – Tagliare il costo di Windows e Office riducendone le funzionalità. E’ questa la nuova formula sperimentata da Microsoft in Thailandia per contrastare la crescente popolarità di Linux e del software open source.
Lo sviluppo di una versione “light” di Windows XP Home con Office XP integrato ha permesso a Microsoft di soddisfare i requisiti di un programma, chiamato ICT, varato lo scorso anno dal Governo thailandese per combattere il digital divide: tale programma prevede di ridurre drasticamente il prezzo dell’hardware e del software per incentivare l’uso del computer fra la popolazione.
Lanciato dal ministro thailandese per la tecnologia, il progetto dei PC a basso costo ha favorito in modo particolare la diffusione di computer desktop basati su Linux, un sistema operativo che si trova ad esempio preinstallato su una linea di notebook di HP e Dell venduti in Thailandia con il marchio “statale” ICT.
Sebbene un dirigente thailandese di Microsoft, Andrew McBean, abbia recentemente parlato della versione “alleggerita” di Windows XP come di un progetto in via di sviluppo, la sede americana del colosso ha smentito l’informazione sostenendo che, in Thailandia, questo sistema operativo viene già distribuito dallo scorso giugno.
Se la notizia si è appresa solo di recente – hanno commentato alcuni analisti – è perché Microsoft non ha ancora deciso se puntare, anche al di fuori di quel paese, su una iniziativa che l’ha portata a tagliare il prezzo dei suoi due prodotti di punta. Va detto che il potere d’acquisto, in Thailandia, è notevolmente inferiore a quello dei paesi più ricchi: secondo la filiale di Hong Kong del Gartner, un lavoratore locale percepisce uno stipendio medio di 7.000 dollari all’anno.
Il big di Redmond ci tiene a sottolineare che le versioni di Windows e di Office vendute in Thailandia non sono da considerarsi “complete” e vengono quindi proposte come un “chiaro e facile percorso di aggiornamento” a Windows XP Home o Professional. Riducendo le funzionalità delle versioni thailandesi di Windows e Office XP, Microsoft ritiene dunque di non aver trasgredito a quella politica che la vede offrire i propri prodotti allo stesso prezzo in tutto il mondo.
Con questa nuova strategia, che Microsoft potrebbe appunto decidere di estendere anche ad altri paesi in via di sviluppo, il gigante americano spera di combattere, oltre al software open source, anche la pirateria, un fenomeno che, specie in Thailandia, assume proporzioni da record.