Nata come progetto sperimentale nel laboratorio X di Google (quello guidato dal visionari Astro Teller), Wing è ora una sussidiaria della parent company californiana Alphabet al lavoro su un’iniziativa piuttosto ambiziosa: gestire il trasporto e la consegna di prodotti e merci di ogni tipo mediante l’impiego di droni. Ne abbiamo scritto su queste pagine nei mesi scorsi in occasione del lancio di un programma pilota in Finlandia e torniamo a farlo oggi per segnalare un ampliamento del raggio d’azione che riguarda questa volta l’Australia.
I droni di Wing per le consegne
Circa 100 abitazioni della capitale Canberra, più precisamente nei sobborghi di Crace, Palmerston e Franklin, potranno beneficiare del servizio, ricevendo direttamente a casa e recapitati da un velivolo beni come medicinali, caffè o generi alimentari. Ciò è stato reso possibile grazie alle partnership siglate con alcune attività locali: Kickstart Expresso, Capital Chemist, Pure Gelato, Jasper + Myrtle, Bakers Delight, Guzman Y Gomez e Drummond Golf. L’elenco è destinato ad accoglierne altre a breve. L’Australia è stato uno dei primi territori ad ospitare, fin dal 2014, i test della tecnologia. Solo oggi però Wing lancia nel paese il suo servizio a livello commerciale, seppur coinvolgendo inizialmente un numero ridotto di utenti-clienti.
L’iniziativa ha ottenuto il via libera da parte della Civil Aviation Safety Authority, l’ente che regola la circolazione nello spazio aereo australiano, ma con alcune limitazioni. I droni non potranno circolare prima delle 7:00 del mattino nei giorni compresi tra lunedì e sabato, né prima delle 8:00 del mattino nelle domeniche e nei festivi. I velivoli potranno transitare sopra le abitazioni, non scendendo mai al di sotto dei cinque metri di altezza e non avvicinandosi mai a meno di due metri dalle persone. Dovranno inoltre evitare di sorvolare alcune grandi strade come Barton Highway, Federal Highway e Horse Park Drive.
Wing non è l’unica realtà a sperimentare una soluzione di questo tipo per la consegna delle merci: lo fa da tempo anche Amazon con il suo progetto Prime Air svelato ormai diversi anni fa, ma non ancora pronto per un impiego a livello commerciale su larga scala.