La piattaforma Wire si aggiorna e porta finalmente a compimento la promessa sulle comunicazioni cifrate al 100%, ambito in cui la società finanziata – tra gli altri – dal co-fondatore di Skype Janus Friis vorrebbe svettare al di sopra di una concorrenza che non fa sconti. E che tutto sommato già offre quello che Wire ha totalizzato solo ora.
Wire è disponibile sia come software per computer che in formato app per cellulare, e l’ultima release include le videochiamate al resto delle funzionalità di comunicazione del tool; l’aggiunta della cifratura end-to-end alla messaggistica dovrebbe infine garantire la totale blindatura delle suddette comunicazioni in formato testuale, audio e/o video.
Wire si posiziona nel sempre più affollato mercato della messaggistica come uno strumento “moderno”, e promette di offrire un’esperienza utente che non è seconda a nessuno, con audio e video ad alta fedeltà e soprattutto sicurezza di tutte le comunicazioni senza alcun ricorso alla profilazione o all’aggregazione dei dati di profilo ai fini di venderli all’advertising.
In concreto, strumenti come Skype, Facebook Messenger e WhatsApp sono arrivati prima di Wire e in molti casi garantiscono (almeno in teoria) la stessa sicurezza delle comunicazioni su cui punta il nuovo tool.
Per quanto riguarda la popolarità, infine, il confronto non è proponibile viste le centinaia di milioni di utenti che usano i suddetti tool e i due miliardi del solo WhatsApp; ma la popolarità di Wire è in crescita, dice la società, l’utenza è fedele e si registrano centinaia di migliaia di nuove registrazioni ogni mese.
Alfonso Maruccia