Tra i giganti dell’elettronica che sostengono la tecnologia Wireless High-definition Interface ( WHDI ), concepita per trasmettere segnali video in alta definizione ad un televisore senza l’uso di cavi, si sono aggiunte anche Sony e Samsung . Insieme a Motorola , Sharp e Hitachi , le due nuove arrivate si impegneranno a rendere WHDI uno standard de facto , accelerandone la diffusione sul mercato e implementandolo all’interno di televisori, monitor, lettori DVD/BD, decoder satellitari, PC e console da gioco.
La tecnologia WHDI è stata sviluppata da Amimom , e utilizza frequenze libere nella banda dei 5 GHz per trasportare, attraverso un link con ampiezza di banda massima di 3 Gbps , video full HD e audio non compressi fino a 30 metri di distanza. Amimon produce già chip wireless che implementano WHDI, e lo scorso maggio Sharp ha annunciato l’imminente commercializzazione dei primi televisori basati su tale tecnologia.
Da sottolineare come Sony e Samsung facciano già parte di un’alleanza che promuove la tecnologia WirelessHD ( WiHD ) (v. approfondimento ), un’antagonista di WHDI sviluppata da SiBEAM che utilizza frequenze libere nell’intorno dei 60 GHz e promette, nella sua prima versione, velocità di trasferimento dati fino a 4 Gbps e una portata massima di trasmissione di 10 metri . In futuro questa tecnologia dovrebbe essere in grado di stabilire collegamenti point-to-point con un’ampiezza di banda teorica di 25 Gbps, ossia più del doppio di quella offerta dall’interfaccia cablata HDMI 1.3.
La scelta di mettere il piede in due staffe è stata giustificata da Sony con la volontà di “ampliare il numero di opzioni”. Samsung, al contrario, sembra guardare a WHDI esclusivamente come ad una soluzione provvisoria , da utilizzare in attesa che WiHD divenga uno standard a tutti gli effetti. JaeMoon Jo, dirigente Samsung, ritiene infatti che sul lungo periodo WiHD diventerà “la tecnologia definitiva”, capace di fornire la più elevata qualità d’immagine .
Spesso viene citata tra le tecnologie Wireless HDMI, come WHDI e WiHD, anche lo standard emergente Wireless USB , basato sulla tecnologia wireless Ultra-WideBand. Almeno nella sua prima implementazione, però, Wireless USB non sembra avere le carte in regola per competere con le tecnologie citate in precedenza: la sua massima ampiezza di banda è infatti di 480 Mbit/s (circa mezzo gbit/s) e il suo raggio di trasmissione, a questa velocità, di soli 3 metri.