Secondo il Wall Street Journal, Google aveva considerato l’acquisizione di Wiz per 23 miliardi di dollari. Il CEO Assaf Rappaport ha comunicato ai dipendenti che l’offerta è stata rispedita al mittente. L’obiettivo della startup di New York è la quotazione in Borsa.
Google rimane a mani vuote
Wiz è stata fondata nel 2020 da quattro ex ufficiali militari israeliani: Assaf Rappaport, Yinon Costica, Roy Reznik e Ami Luttwak. Ognuno di essi possiede il 9% dell’azienda che annovera tra gli investitori Index Ventures, Sequoia Capital e Thrive Capital. Wiz ha ora 1.200 dipendenti e sedi anche a Tel Aviv (Israele), Denver (Colorado), Arligton (Virginia) e Austin (Texas).
La startup sviluppa soluzioni di sicurezza per piattaforme cloud. Tra i clienti c’è anche Google Cloud, oltre a Microsoft Azure, Amazon Web Services, Oracle, VMware e Alibaba. L’attuale valutazione di mercato è circa 12 miliardi di dollari. Google avrebbe quindi offerto più del doppio (non ci sono conferme ufficiali). Sarebbe stata l’acquisizione più grande di sempre per l’azienda di Mountain View, dopo 12,5 miliardi di dollari spesi per Motorola Mobility nel 2012.
Senza nominare Google, il CEO Rappaport ha confermato di aver ricevuto offerte nelle ultime settimane, ma sono state rifiutate. L’obiettivo dell’azienda è diventare pubblica attraverso la quotazione in Borsa. Secondo le fonti di CNBC, un’acquisizione avrebbe sicuramente attirato le attenzioni delle autorità antitrust. Ciò avrebbe avuto conseguenze sul futuro di Wiz, non conoscendo la durata e l’esito di eventuali indagini.
Google è già “attenzionata” dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. Entro l’estate conoscerà il verdetto finale del processo per abuso di posizione dominante nel settore dei motori di ricerca. Il processo relativo al business dell’advertising online inizierà a settembre.