Seattle (USA) – Sta sollevando molta polvere la notizia secondo cui nella famiglia di codec Windows Media, che comprende gli ormai noti e diffusi formati WMVideo e WMAudio, Microsoft ha aggiunto un nuovo formato di compressione specificamente pensato per le fotografie digitali: il Windows Media Photo (WMPhoto).
Presentato in occasione della Windows Hardware Engineering Conference ( WinHEC ), WMPhoto farà parte dei formati nativi di Windows Vista e verrà reso disponibile, per mezzo di un aggiornamento, anche ai possessori di Windows XP.
Microsoft afferma che WMPhoto ha tutte le carte in regola per rimpiazzare l’onnipresente standard JPEG in qualsiasi ambito applicativo, ed in particolare nella compressione di immagini statiche destinate al Web, alla condivisione via rete e alla stampa. A pari qualità, il neo formato sarebbe in grado di generare file con dimensioni dimezzate rispetto al JPEG: ciò si tradurrà, secondo Microsoft, in un risparmio dello spazio di archiviazione (particolarmente importante nei dispositivi mobili) ma anche in un più rapido trasferimento delle foto via rete o verso una stampante e in un incremento della durata delle batterie.
Nella dimostrazione tenuta al WinHEC da Bill Crow, program manager for Windows Media Photo, una stessa immagine ricca di dettagli è stata codificata nei formati WMPhoto, JPEG e JPEG 2000 con un rapporto di compressione di 24:1 (ovvero, le dimensioni in byte del file compresso erano 24 volte inferiori a quelle dell’immagine originale): il risultato prodotto dall’algoritmo bi-orthogonal lapped transform di WMPhoto è apparso visibilmente migliore rispetto a quello di JPEG e più o meno in linea con quello di JPEG 2000.
Microsoft ha spiegato che se con JPEG è difficile superare un rapporto di compressione di 12:1, e questo per via della drastica caduta di qualità dell’immagine, con il suo formato è possibile spingersi fino a 25:1 .
Nelle fotocamere digitali odierne si trovano generalmente tre differenti livelli di qualità JPEG: Fine , con rapporto di 4:1; Normal (o Standard ), con rapporto di 6:1 od 8:1; e Basic , con rapporti di 12:1 o 16:1. Alcuni modelli più recenti includono anche una modalità Extra fine con rapporto di 2:1.
Se WMPhoto manterrà le promesse, si potrà ottenere una qualità paragonabile a quella Extra fine del JPEG conservando però un rapporto di compressione di 4:1. Nelle fotocamere consumer l’efficienza di WMPhoto potrebbe dunque non far rimpiangere troppo la qualità di formati lossless come TIFF e RAW, e questo anche grazie alla capacità di gestire formati di pixel a 16 e a 32 bit.Nella specifica del formato di Microsoft, scaricabile qui , si afferma che WMPhoto ha una qualità paragonabile al giovane formato JPEG 2000 ma con richieste di calcolo e di memoria simili al vecchio JPEG : questa è una caratteristica essenziale per la diffusione del nuovo formato su quei dispositivi, come fotocamere e cellulari, che hanno risorse hardware generalmente molto limitate.
A differenza della versione standard di JPEG, WMPhoto supporta anche la compressione senza perdita di qualità (lossless): in questo caso l’algoritmo di codifica è generalmente in grado di ridurre la dimensione delle immagini di circa 2,5 volte (2,5:1).
Un’altra importante novità di WMPhoto, in parte simile a quella già vista in JPEG 2000, è la capacità di decodificare solo parte dell’immagine : una caratteristica che velocizza drasticamente operazioni quali ridimensionamento e rotazione.
WMPhoto supporta inoltre più immagini nello stesso file , le rappresentazioni dei colori RGB, CMYK, YUV e monocromatica, una conversione reversibile dello spazio colore, l’inclusione di un profilo ICC, un canale alpha, e i metadati in formato EXIF e XMP. Per semplificare l’implementazione del suo nuovo formato, Microsoft ha scelto come “container” il già diffuso TIFF (Tag Image File Format).
La specifica di WMPhoto prevede due implementazioni : la Basic , dedicata ad applicazioni come le fotocamere digitali, e l’ Advanced , dedicata invece ai sistemi di stampa, al rendering 3D e alla manipolazione professionale delle immagini. I codec Basic supporteranno esclusivamente le caratteristiche realmente necessarie a dispositivi come fotocamere digitali e telefoni cellulari, facendo a meno di funzionalità come il supporto CMYK e la configurazione dei canali.
Crow ha spiegato che WMPhoto è stato sviluppato dallo stesso team che ha lavorato sul codec VC-9 di Windows Media Video.
“Tutto ciò che si è appreso dallo sviluppo di VC-9, ma che è rimasto sulla carta per motivi di tempistica, è stato applicato a WMPhoto”, ha detto Crow, che ha poi aggiunto come questo formato sia frutto di un lavoro durato quattro anni che ha visto la collaborazione di un certo numero di partner, tra cui alcuni produttori di fotocamere digitali : i nomi di queste aziende non sono però stati rivelati.
Se WMPhoto sarà davvero capace di soppiantare il diffusissimo rivale JPEG, molto dipenderà anche dalla licenza – ancora non svelata – che Microsoft deciderà di applicare al suo nuovo formato: se sarà troppo restrittiva e costosa, il “trampolino” Windows potrebbe non essere sufficiente a fare di questa tecnologia uno standard di fatto.MPhoto, il JPEG made in Redmond –>Seattle (USA) – Sta sollevando molta polvere la notizia secondo cui nella famiglia di codec Windows Media, che comprende gli ormai noti e diffusi formati WMVideo e WMAudio, Microsoft ha aggiunto un nuovo formato di compressione specificamente pensato per le fotografie digitali: il Windows Media Photo (WMPhoto).
Presentato in occasione della Windows Hardware Engineering Conference ( WinHEC ), WMPhoto farà parte dei formati nativi di Windows Vista e verrà reso disponibile, per mezzo di un aggiornamento, anche ai possessori di Windows XP.
Microsoft afferma che WMPhoto ha tutte le carte in regola per rimpiazzare l’onnipresente standard JPEG in qualsiasi ambito applicativo, ed in particolare nella compressione di immagini statiche destinate al Web, alla condivisione via rete e alla stampa. A pari qualità, il neo formato sarebbe in grado di generare file con dimensioni dimezzate rispetto al JPEG: ciò si tradurrà, secondo Microsoft, in un risparmio dello spazio di archiviazione (particolarmente importante nei dispositivi mobili) ma anche in un più rapido trasferimento delle foto via rete o verso una stampante e in un incremento della durata delle batterie.
Nella dimostrazione tenuta al WinHEC da Bill Crow, program manager for Windows Media Photo, una stessa immagine ricca di dettagli è stata codificata nei formati WMPhoto, JPEG e JPEG 2000 con un rapporto di compressione di 24:1 (ovvero, le dimensioni in byte del file compresso erano 24 volte inferiori a quelle dell’immagine originale): il risultato prodotto dall’algoritmo bi-orthogonal lapped transform di WMPhoto è apparso visibilmente migliore rispetto a quello di JPEG e più o meno in linea con quello di JPEG 2000.
Microsoft ha spiegato che se con JPEG è difficile superare un rapporto di compressione di 12:1, e questo per via della drastica caduta di qualità dell’immagine, con il suo formato è possibile spingersi fino a 25:1 .
Nelle fotocamere digitali odierne si trovano generalmente tre differenti livelli di qualità JPEG: Fine , con rapporto di 4:1; Normal (o Standard ), con rapporto di 6:1 od 8:1; e Basic , con rapporti di 12:1 o 16:1. Alcuni modelli più recenti includono anche una modalità Extra fine con rapporto di 2:1.
Se WMPhoto manterrà le promesse, si potrà ottenere una qualità paragonabile a quella Extra fine del JPEG conservando però un rapporto di compressione di 4:1. Nelle fotocamere consumer l’efficienza di WMPhoto potrebbe dunque non far rimpiangere troppo la qualità di formati lossless come TIFF e RAW, e questo anche grazie alla capacità di gestire formati di pixel a 16 e a 32 bit.Nella specifica del formato di Microsoft, scaricabile qui, si afferma che WMPhoto ha una qualità paragonabile al giovane formato JPEG 2000 ma con richieste di calcolo e di memoria simili al vecchio JPEG : questa è una caratteristica essenziale per la diffusione del nuovo formato su quei dispositivi, come fotocamere e cellulari, che hanno risorse hardware generalmente molto limitate. A differenza della versione standard di JPEG, WMPhoto supporta anche la compressione senza perdita di qualità (lossless): in questo caso l’algoritmo di codifica è generalmente in grado di ridurre la dimensione delle immagini di circa 2,5 volte (2,5:1).Un’altra importante novità di WMPhoto, in parte simile a quella già vista in JPEG 2000, è la capacità di decodificare solo parte dell’immagine : una caratteristica che velocizza drasticamente operazioni quali ridimensionamento e rotazione.WMPhoto supporta inoltre più immagini nello stesso file , le rappresentazioni dei colori RGB, CMYK, YUV e monocromatica, una conversione reversibile dello spazio colore, l’inclusione di un profilo ICC, un canale alpha, e i metadati in formato EXIF e XMP. Per semplificare l’implementazione del suo nuovo formato, Microsoft ha scelto come “container” il già diffuso TIFF (Tag Image File Format).La specifica di WMPhoto prevede due implementazioni : la Basic , dedicata ad applicazioni come le fotocamere digitali, e l’ Advanced , dedicata invece ai sistemi di stampa, al rendering 3D e alla manipolazione professionale delle immagini. I codec Basic supporteranno esclusivamente le caratteristiche realmente necessarie a dispositivi come fotocamere digitali e telefoni cellulari, facendo a meno di funzionalità come il supporto CMYK e la configurazione dei canali.Crow ha spiegato che WMPhoto è stato sviluppato dallo stesso team che ha lavorato sul codec VC-9 di Windows Media Video. “Tutto ciò che si è appreso dallo sviluppo di VC-9, ma che è rimasto sulla carta per motivi di tempistica, è stato applicato a WMPhoto”, ha detto Crow, che ha poi aggiunto come questo formato sia frutto di un lavoro durato quattro anni che ha visto la collaborazione di un certo numero di partner, tra cui alcuni produttori di fotocamere digitali : i nomi di queste aziende non sono però stati rivelati.Se WMPhoto sarà davvero capace di soppiantare il diffusissimo rivale JPEG, molto dipenderà anche dalla licenza – ancora non svelata – che Microsoft deciderà di applicare al suo nuovo formato: se sarà troppo restrittiva e costosa, il “trampolino” Windows potrebbe non essere sufficiente a fare di questa tecnologia uno standard di fatto.<!–P2 fine-